La riforma della disciplina delle Banche di Credito Cooperativo: il contratto di coesione quale elemento costitutivo del gruppo

Abstract

Nel corso del 2016 il nostro legislatore ha provveduto a riformare il settore del Credito Cooperativo, imponendo come condizione per il proseguimento o il rilascio dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria in forma di Banca di Credito Cooperativo (BCC), l’adesione a un Gruppo Bancario Cooperativo (il GBC). La riforma, è stata voluta, fra l’altro, al fine di rafforzare la stabilità del sistema bancario nel suo complesso e consentire il rafforzamento patrimoniale delle Banche di Credito Cooperativo, da sempre ritenute la componente debole del settore, nel rispetto delle loro finalità mutualistiche e del loro carattere localistico. A tale riforma è stata data attuazione attraverso la modifica ed integrazione delle norme contenute nel Testo Unico Bancario, l’emanazione, da parte dell’Autorità di Vigilanza, della conseguente disciplina attuativa e la sottoscrizione da parte della Società Capogruppo e delle Banche Affiliate di un accordo denominato contratto di coesione. Il contratto di coesione, in particolare, rappresenta l’elemento su cui trova fondamento il Gruppo Bancario Cooperativo, in considerazione del fatto che il controllo esercitato dalla Capogruppo sulle singole Banche Affiliate non deriva dalla partecipazione di quest’ultima al capitale delle singole BCC. Il Gruppo Bancario Cooperativo si distingue dagli altri gruppi bancari, per il fatto che la direzione unitaria non è un fenomeno nascente dall’esercizio del potere di influenza dominante della Capogruppo derivante dal controllo azionari, ma è una fattispecie negoziale. Scopo del presente lavoro, quindi, è quello di esaminare il GBC attraverso l’atto che rappresenta il pilastro della riforma del Credito Cooperativo e su cui si fonda l’intera struttura del GBC. In particolare, dopo cenni sulle caratteristiche delle BCC e sulle motivazioni della riforma forniti nel primo capitolo, si è cercato di esaminare, nel secondo capitolo, il contratto di coesione sotto il profilo formale per verificarne la natura e le caratteristiche ed appurare se e in quale misura esso possa essere effettivamente qualificato come un contratto. Nel terzo capitolo viene esaminato il contenuto del contratto di coesione attraverso l’analisi della disciplina introdotta nel nostro ordinamento giuridico e con la verifica delle norme pattizie che le Parti hanno sottoscritto per normare i loro rapporti. Nel quarto capitolo vengono forniti cenni sugli strumenti di prevenzione e gestione delle crisi delle imprese bancarie, focalizzando l’attenzione sulle nuove misure riguardanti il GBC perché disciplinate all’interno del contratto di coesione. Nel quinto capitolo il contratto di coesione è stato raffrontato con gli atri strumenti di aggregazione delle imprese bancarie, anche messi a disposizione dalla legislazione europea, e si è proceduto ad esaminare alcuni modelli aggregativi di banche locali esistenti in altre Paesi membri dell’Unione Europea. Infine, a conclusione del lavoro, si è cercato di capire se il contratto di coesione rappresenti l’unico ed il migliore modello aggregativo delle Banche di Credito Cooperativo o se, invece, vi sono soluzioni alternative in grado di preservare in maggior misura il loro carattere mutualistico e localistico.

During 2016, our legislator reformed the Cooperative Credit Sector, imposing as a condition for the continuation or issuance of the authorization to carry out banking activities in the form of Cooperative Credit Bank (BCC), membership of a Cooperative Banking Group (the GBC). The reform was intended, among other things, in order to strengthen the stability of the banking system as a whole and allow the strengthening of the capital of the Cooperative Credit Banks, which have always been considered the weak component of the sector, respecting their mutual purposes and their local character. This reform was implemented through the modification and integration of the rules contained in the Consolidated Law on Banking, the issuance by the Supervisory Authority of the consequent implementing regulations and the signing by the Parent Company and the Affiliated Banks of an agreement called a cohesion contract. The cohesion contract, in particular, represents the element on which the Cooperative Banking Group is based, in consideration of the fact that the control exercised by the Parent Company over the individual Affiliated Banks does not derive from the latter's participation in the capital of the individual BCCs. The Cooperative Banking Group differs from other banking groups in that the unitary management is not a phenomenon arising from the exercise of the Parent Company’s dominant influence deriving from share control, but is a negotiation case. The purpose of this work, therefore, is to examine the GBC through the act that represents the pillar of the reform of the Cooperative Credit and on which the entire structure of the GBC is based. In particular, after mentioning the characteristics of the BCCs and the reasons for the reform given in the first chapter, an attempt was made to examine, in the second chapter, the cohesion contract from a formal point of view in order to verify its nature and characteristics and to ascertain whether and to what extent it can actually be classified as a contract. The third chapter examines the content of the cohesion contract through the analysis of the discipline introduced in our legal system and with the verification of the contractual rules that the Parties have signed to regulate their relations. The fourth chapter provides notes on the tools for the prevention and management of crises of banking companies, focusing on the new measures concerning the GBC because they are regulated within the cohesion contract. In the fifth chapter, the cohesion contract was compared with the other tools for aggregation of banking companies, also made available by European legislation, and some aggregation models of local banks existing in other Member States of the European Union were examined. Finally, at the end of the work, I tried to understand if the cohesion contract represents the only and best aggregation model of the Cooperative Credit Banks or if, instead, there are alternative solutions able to preserve to a greater extent their mutualistic and localistic character.