Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/52039
Title: Exploring variability in free asparagine content to reduce the acrylamide-forming potential of wheat grain
Authors: Tafuri, Andrea
Keywords: Free asparagine;Gwas;Wheat;Asparagina libera;Frumento;AGR/07
Issue Date: 19-Jul-2023
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato. 35. ciclo;
Abstract: 
Acrylamide, an odourless, organic and water-soluble molecule, has been
detected as a contaminant in a wide range of foods that have been exposed
to high temperatures during processing (e.g., fried, baked, roasted). Since
acrylamide is classified as a probable human carcinogen, many efforts have
been made to decrease its content in foods.
Acrylamide can be generated during Maillard cascade reactions involving
free reducing sugars and free asparagine, the latter having been identified as
the limiting factor in acrylamide formation in wheat containing foods. This
makes the control of free asparagine content of great importance in crop and
food sciences.
The aim of this PhD project was to study natural variation in free asparagine
levels in durum ((Triticum turgidum L. ssp. durum (Desf.)) and bread (Triticum
aestivum L.) wheat grains, and to identify genomic regions involved in free
asparagine accumulation in wheat seeds.
To achieve these goals, three research activities were carried out.
Within a first activity, genetic diversity in relation to free asparagine content in
durum wheat was explored. For this purpose, 201 durum wheat genotypes,
originating from 33 different countries, were selected from an international
collection (the Global Durum Panel). To increase genetic variability, a large
number of durum wheat landraces were included in the study. The 201
genotypes were sown in experimental fields located in Fiorenzuola d’Arda
(Italy) for three years. Wholemeal flour was obtained from harvested grains and
free asparagine was measured. The analysis highlighted the presence of
significant variability for this trait in the chosen population. A multi-locus
genome-wide association study allowed to identify genomic regions
associated to free asparagine content on chromosomes 6A, 7A, 2B, 4B, 7B.
A second study aimed to characterise 54 bread wheat élite varieties, relevant
for the Italian market, in order to identify genotypes with contrasting free
asparagine accumulation levels and evaluate their acrylamide-forming during
food processing. Wholemeal flour deriving from seeds harvested in six field trials
2
(three Italian locations, two years) were analysed for free asparagine content.
Analysing the 18 genotypes that were present in all the field trials, we
monitored how the trait was influenced by genotype and cultivation
environment. Some cultivars appeared to be highly affected by environment,
whereas others showed a relative stability in free asparagine content across
years and locations. Among them, four genotypes were selected for their
contrasting levels of free asparagine accumulation (2 genotypes showing low
and 2 genotypes showing high free asparagine accumulation across years
and cultivation environments). Acrylamide content was measured in pizza
produced with flours obtained from these genotypes.
The third activity concerned the development of a gene editing protocol to
modulate free asparagine content in durum wheat seeds. This work was
carried out in collaboration with the research group of Prof. Nigel G. Halford in
Rothamsted Research, (Harpenden, Hertfordshire, UK). During a period spent
at Rothamsted Research, three guide RNAs (gRNAs) for CRISPR/Cas9-based
editing were designed to target the first exon of TdASN2 gene, a key gene in
asparagine synthesis which is expressed al late stages of seed development.
After the assembly of the vectors, particle bombardment technology was
applied to deliver DNA into immature embryos. More than 700 immature
embryos were bombarded and 10 plants regenerated from callus, two of
which were found to be actually transformed. The activity is still ongoing, and
the results obtained so far have evidenced the need to optimise selection
media for regeneration and transformant selection.

L'acrilamide è una molecola organica, inodore e idrosolubile, che è stata
rilevata come contaminante in un'ampia gamma di alimenti che sono esposti
a temperature elevate durante la loro preparazione (ad es. sottoposti a
cotture quali frittura, cottura al forno, cibi arrostiti). Poiché l'acrilamide è stata
classificata come probabile cancerogeno per l'uomo, sono stati fatti molti
sforzi per ridurne il contenuto negli alimenti.
L'acrilamide può essere generata durante la reazione di Maillard che
coinvolge zuccheri riducenti e asparagina libera (non proteica). Quest'ultima
è stata identificata come il fattore determinante nella formazione di
acrilamide negli alimenti derivati dal frumento, rendendo il controllo del
contenuto di asparagina libera di grande importanza in abito agrario e
alimentare.
In questo progetto di dottorato è stata studiata la variabilità dei livelli di
asparagina libera nella granella di frumento duro ((Triticum turgidum L. ssp.
durum (Desf.)) e frumento tenero (Triticum aestivum L.), e sono state
identificate regione genomiche associate all’accumulo di asparagina libera
nei semi di questi due cereali.
Sono state svolte tre diverse attività di ricerca funzionali al raggiungimento
degli obiettivi del progetto.
La prima attività mirava a esplorare la diversità genetica in relazione al
contenuto di asparagina libera nel grano duro. A tale scopo sono stati
selezionati, da una collezione internazionale (Global Durum Panel), 201
genotipi di grano duro, originari di 33 paesi diversi. Per garantire un’elevata
variabilità genetica, nello studio è stato incluso un gran numero di landraces.
I 201 genotipi sono stati seminati in campi sperimentali situati a Fiorenzuola
d'Arda (Italia) per tre anni. Sono stati poi misurati i livelli di asparagina libera
nella farina integrale ottenuta dalle cariossidi. L'analisi ha mostrato la presenza
di una variabilità significativa per questo carattere nella popolazione
selezionata. È stato quindi eseguito uno studio di associazione (multi-locus
GWAS) per identificare le regioni genomiche associate al contenuto di asparagina libera. Sono stati identificati polimorfismi a singolo nucleotide (SNP)
sui cromosomi 6A, 7A, 2B, 4B, 7B associati al contenuto di asparagina libera.
Un secondo studio mirava a caratterizzare 54 varietà élite di frumento tenero
di rilevanza per il mercato italiano con l’obiettivo di identificare genotipi con
livelli di accumulo di asparagina libera differenziati e valutare la formazione di
acrilamide durante la lavorazione degli alimenti prodotti a partire dalle loro
farine. Le farine integrali derivanti dalla granella raccolta in sei prove in campo
(tre località italiane, due anni) sono state analizzate per il contenuto di
asparagina libera. Considerando i 18 genotipi presenti in tutte le prove di
campo, è stato evidenziato come il carattere fosse influenzato dal genotipo e
dall'ambiente di coltivazione. Per alcune cultivar i lvelli sono risultati molto
variabili a seconda dell’ambiente, mentre per altre si è osservata una relativa
stabilità nel contenuto di asparagina libera nei diversi anni e nelle differenti
località. Tra queste ultime, sono stati selezionati quattro genotipi con livelli
differenziati di asparagina libera (2 genotipi che mostrano basso accumulo e
2 genotipi che mostrano alto accumulo di asparagina libera in diversi anni e
ambienti di coltivazione). Successivamente è stato misurato il contenuto di
acrilamide in pizze prodotte a partire da farine ottenute da questi genotipi.
La terza attività ha riguardato lo sviluppo di un protocollo di editing genetico
per modulare il contenuto di asparagina libera nei semi di grano duro. Questo
lavoro è stato svolto in collaborazione con il gruppo di ricerca del Prof. Nigel
G. Halford presso Rothamsted Research, (Harpenden, Hertfordshire, UK).
Durante un periodo trascorso presso Rothamsted Research, sono stati
progettati tre RNA guida (gRNA) per l'editing basato su CRISPR/Cas9 con lo
scopo di bersagliare il primo esone del gene TdASN2, un gene chiave nella
sintesi dell'asparagina e che si esprime nelle ultime fasi dello sviluppo del seme.
Dopo l'assemblaggio dei vettori, è stata applicata la tecnologia del particle
bombardment per veicolare il DNA plasmidico all’interno di embrioni immaturi
di frumento duro. Sono stati bombardati più di 700 embrioni immaturi e 10
piante sono state rigenerate, due delle quali sono risultate trasformate.
L'attività è tuttora in corso e i risultati finora ottenuti hanno evidenziato la necessità di ottimizzare i mezzi di selezione per la rigenerazione e la selezione
dei trasformanti.
Description: 
Dottorato di ricerca in Scienze delle produzioni vegetali e animali
URI: http://hdl.handle.net/2067/52039
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