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http://hdl.handle.net/2067/52017
Title: | Gli ebrei stranieri a Roma nell’immediato dopoguerra (1944-1950): tra il displacement e l’assistenzialismo postbellico | Authors: | Mongardini, Caterina | Keywords: | Displacement;Ebrei stranieri;Dopoguerra;Assistenzialismo;Displacement;Jewish;Post-War;Welfare;M-STO/04 | Issue Date: | 8-Sep-2023 | Publisher: | Università degli studi della Tuscia - Viterbo | Series/Report no.: | Tesi di dottorato. 35. ciclo; | Abstract: | La presente ricerca si propone di analizzare il Displacement in Italia dal 1945 al 1950, assumendo tale categoria come strumento per lo studio del secondo dopoguerra. Questo approccio può evidenziare le linee di continuità o discontinuità della politica italiana repubblicana con il passato fascista. Poiché, infatti, le politiche migratorie furono uno dei temi cruciali nell'agenda del governo italiano, gli sfollati (Dps) divennero uno degli strumenti per negoziare da una posizione di forza il proprio reintegro al tavolo della politica internazionale. In particolare, i Dps ebrei e il loro desiderio di emigrare in Palestina rappresentarono una sfida per il governo italiano, visto il suo passato coinvolgimento nell’Olocausto e nella discriminazione razziale. Gli anni trascorsi tra la nascita delle United Nations Relief and Rehabilitation Administrations (1944) e l’assegnazione del mandato sul Dps all’International Refugees Organization (1947) furono un periodo di transizione, tanto per l’Italia quanto per l’Europa. L'Unrra si era concentrata sulla risoluzione logistica dello sfollamento e non è un caso che abbia operato prima dell’inizio della Guerra Fredda, con il benestare del blocco sovietico. L'Unrra, in Italia, poté dialogare con i governi di unità nazionale, vista la presenza dei comunisti ai vertici degli uffici ministeriali. Dopo lo scoppio della Guerra Fredda, lo sfollamento divenne una questione politica, gestita dall’Iro fino al 1951. I governi italiani, che dopo il 1947 misero da parte le larghe intese e furono tendenzialmente monocolore a guida DC, si destreggiarono tra le due amministrazioni e riuscirono a negoziare la propria linea d’intervento. Molte delle strategie adottate per arginare il displacement in Italia hanno influenzato la politica italiana fino ad oggi. Il coinvolgimento dei governi italiani nella gestione delle Dps ha fatto sì che l’Italia potesse riacquisire una solida posizione tra le nazioni europee, fino al suo ripristino ufficiale nel Consiglio delle Nazioni. Sebbene la storiografia dello sfollamento nel secondo dopoguerra in Italia sia piuttosto recente, le migrazioni e le problematiche che oggi ci troviamo ad affrontare fanno sì che questo tema risulti di estremo interesse. This research aims to analyze the Displacement in Italy from 1945 to 1950 as an element of pressure and innovation on the welfare state of the newborn Italian Republic. This approach can emphasize continuities or discontinuities lines in Italian politics with the fascist past: in fact, the migration policies was one the most crucial topic on the Italian Government's agenda. The displaced persons (Dps) became one of the instruments to negotiate in international politics from a better position. In particular, the Jewish Dps and their desire to emigrate to Palestine represented a challenge to the Italian government, given its past involvement in the Holocaust and racial discrimination. The years between the raise of the United Nations Relief and Rehabilitation Administrations (1944) and the assignment of the mandate on Dps to the International Refugees Organization (1947) was a period of transition. Unrra focuses on the logistical resolution of the Displacement. It is not a coincidence that it took place before the start of the Cold War. Unrra, in Italy, could talk with a Government with broad consensus, due to the presence of the Communists in the Italian government. After the outbreak of the Cold War, displacement became a political issue, managed by the Iro until 1951. The Italian government juggled between the two administrations and managed to impose its own internal line. Many of the strategies adopted to stem displacement in Italy have influenced Italian politics to this day. The involvement of the Italian Government in the management of the Dps made Italy could afford a good position in Europe until its official restorations in the council of nations. Although the historiography of displacement in the second post-war period in Italy is quite recent, the migrations and the problems that we are facing nowadays put this topic at the very centre of historical research. |
Description: | Dottorato di ricerca in Scienze storiche e dei beni culturali |
URI: | http://hdl.handle.net/2067/52017 |
Appears in Collections: | Archivio delle tesi di dottorato di ricerca |
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