Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/48811
Title: Dissoluzione e rifiuto. Lo svanimento come stigma sociale in Dissipatio H.G. di Guido Morselli
Authors: Pifferi, Stefano 
Journal: QUADERNI DEL PENS 
Issue Date: 2022
Abstract: 
«Perché non c’è nulla là dove dovrebbe esserci qualcosa?» si potrebbe dire, rovesciando la frase di Mark Fisher centrale nella call, in merito all’ultimo romanzo composto da Guido Morselli. In effetti, quello attuato dallo sfortunato scrittore italiano in Dissipatio H.G. è un rovesciamento della prospettiva su assenze e presenze, testimonianza e memoria, un capovolgimento nel rapporto tra vivi e morti che nell’ottica di Calasso è “una confessione che vale da consapevole gesto di congedo” ma che nel presente intervento vorrebbe essere declinato in una sorta di anti-antropocentrismo similmente riscontrabile in una serie di romanzi coevi, da Volponi a Cassola e De Maria. È l’intera umanità a divenire alterità, a svanire improvvisamente rendendo l’unico (apparente) sopravvissuto una figura fantasmatica che tenta di ricostruire la memoria collettiva e insieme quella, altrettanto sfuggente, personale, in una disperata ricerca del senso perduto del vivere che diviene atto d’accusa verso il degradamento culturale, economico, sociale, della società.
URI: http://hdl.handle.net/2067/48811
ISSN: 2611-903X
DOI: 10.1285/i2611903xn5
Rights: Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International
Appears in Collections:A1. Articolo in rivista

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