Viaggiare e Dipingere come dimensione etica: la missione di George Catlin (1796-1872) tra le tribù indiane d'America

Abstract

Questo articolo intende illustrare il ruolo di George Catlin nella Geografia Politica, nella Politica Ambientale e Giustizia Ambientale specificamente rivolte verso la questione dei Nativi Americani (nel XIX° s.). Esso illustra una Figura poco conosciuta in Italia ed Europa, della massima rilevanza nella storia della difesa dei Diritti Umani, della Geografia Politica e delle Teorie Ambientali nel Nord America, come pure nella storia e nell'antropologia socio-culturale delle Popolazioni Native d'America: l'Artista George Catlin (1796-1872). George Catlin fu la personalità di spicco tra coloro che reclamavano i Diritti delle Popolazioni Indigene, figura capace di mettere in luce gli abusi commessi sui Diritti Umani dei Nativi che egli definì "una nazione morente...piena di maestà e nobile". Le sue opere (migliaia tra scritti, disegni, dipinti), tratte dai suoi lunghi anni di viaggio presso le principali Tribù di Indiani, nel Nord e pure Sud America, costituiscono un archivio vivente, la profonda memoria di "gruppi umani oramai prossimi all'estinzione" come egli scrisse. Le sue opere forniscono una vivida rappresentazione di costumi e tradizioni culturali di tali popolazioni, dei loro habitat ecologici e della biodiversità che circondava i loro insediamenti, tutti rapidamente distrutti dagli Europei. Le sue opere ci danno l'opportunità di guardare profondamente dentro il mondo dei Nativi Americani, nelle loro comunità ed ambienti naturali, annientati dall'impatto degli Europei durante i secoli XIX° e XX°. Il suo forte messaggio conduce la nostra attenzione a riflettere sulla preservazione degli ecosistemi e delle tradizioni culturali con i loro complessi intrecci, sull'etica del rispetto per le persone e per gli ambienti: tutti campi nei quali George Catlin deve essere considerato un vero pioniere.