Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/48359
Title: L'aspetto metafisico dell'oggetto nella modernità.
Authors: Filieri, Jurji 
Elisabetta Benelli
Journal: DIID. DISEGNO INDUSTRIALE INDUSTRIAL DESIGN 
Issue Date: 2018
Abstract: 
“Nel mondo reale il senso di un oggetto non è un concetto afferrabile dal puro intelletto: è l’oggetto in quanto si svela a noi nella relazione globale che noi intratteniamo con esso e che è azione, emozione, sentimento... “.[1] Così, in un articolo apparso su Les Temps Modernes dell’aprile 1946 Simone de Beauvoir sottolineava l’importanza dell’aspetto metafisico che riguarda la concezione dell’oggetto nella modernità.
Assume, infatti, sempre maggiore rilievo il valore aggiunto dell’oggetto, una sorta di quarta dimensione parzialmente slegata dalla sua natura fisica, che prende forma negli aspetti più impalpabili e meno espliciti, collegati alle esperienze dell’individuo, al suo bagaglio culturale, alla realtà sociale di cui fa parte e in cui svolge la sua personalità.
Gli stessi tratti materiali e immateriali delle culture locali, riconducibili all’identità di un territorio, si prestano a essere oggetto di una progettualità che si configuri non solo come espressione di una rilettura, in senso contemporaneo, di ciò che ha costituito nei secoli un’eccellenza ma che diventi anche racconto di tale identità.
Il recupero del passato non è quindi un ritorno nostalgico a forme rassicuranti né un rifugio per la paura di un imminente processo di virtualizzazione, ma volontà di trasmettere e mantenere quei fili che ci legano alle nostre tradizioni.
URI: http://hdl.handle.net/2067/48359
ISSN: 1594-8528
Rights: CC0 1.0 Universal
Appears in Collections:A1. Articolo in rivista

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