Il COVID-19 e il rafforzamento della resilienza e della Difesa Civile

Abstract

Il senso e le modalità di costruzione della sicurezza si sono andate ampliando significativamente negli ultimi decenni in Europa. L’estensione della portata del fenomeno investe pienamente la sfera civile non soltanto in relazione alla domanda di sicurezza, ma, inevitabilmente, anche quella dell’offerta, con riguardo alla sfera proattiva e partecipativa. Pur continuando le istituzioni a rivestire un ruolo direzionale nell’ideazione, nella pianificazione e nell’implementazione delle politiche di sicurezza, tenuto conto delle crescenti minacce, la divisione sociale del lavoro di cui tali interventi pro-sicurezza necessitano passa inevitabilmente per un coinvolgimento esteso a tutta la società civile. La costruzione della società resiliente implica, da un lato, il rispetto della delega e della fiducia attribuita ai sistemi e ai soggetti esperti (non solo istituzionali) e, dall’altro, il contributo dei cittadini in grado di applicare conoscenze e competenze di base per la messa in opera, l’adattamento e l’eventuale ripristino delle condizioni di sicurezza e di contenimento dei fattori di insicurezza. Il paper affronta la questione della difesa civile e, più in generale, di partecipazione diffusa alle politiche per la sicurezza, esaminando il ruolo delle istituzioni, dei privati e della società civile più in generale.