Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2067/46251
Titolo: Responsabilità civile e risarcimenti punitivi e/o deterrenti: ammissibilità e limiti nell’ordinamento giuridico italiano alla luce delle principali esperienze giuridiche di common law e civil law
Altri titoli: Punitive damages in Italian private law in the light of main Common law and Civil law perspectives
Autori: Petrocelli, Flavio
Parole chiave: Danni punitivi;Polifunzionalità della responsabilità civile;Risarcimenti con funzione anche punitiva e/o deterrente;Prestazioni pecuniarie sanzionatorie;Punitive damages;Multy-functionality conception of Italian tort law;Non compensatory damages;Civil sanctions;IUS/01
Data pubblicazione: 23-gen-2020
Editore: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Serie/Fascicolo n.: Tesi di dottorato di ricerca. 32. ciclo
Abstract: 
La presente ricerca ha ad oggetto la eventuale configurabilità nell’ordinamento giuridico
italiano di risarcimenti con funzione anche sanzionatoria e/o deterrente nelle ipotesi in cui la
tradizionale funzione compensativa della responsabilità civile rischia di non assicurare un
adeguato livello di tutela effettiva alle situazioni giuridiche soggettive lese (illeciti senza
danno, microviolazioni, reati bagatellari, danni non patrimoniali). Il tema in esame si inscrive
nel dibattito dottrinale e giurisprudenziale concernente la natura mono o polifunzionale
dell’istituto aquiliano.
Per procedere allo svolgimento di necessarie riflessioni sul punto, si è preliminarmente
focalizzata l’attenzione sugli ordinamenti giuridici che per primi hanno concepito rimedi
ultracompensativi nell’alveo della responsabilità civile (Paesi di common law capitolo I, parte
I), sull’evoluzione registratasi nel tempo con riferimento alle problematiche e agli
inconvenienti che hanno occasionato. Altrettanto indispensabile si è rivelata l’indagine sugli
argomenti di segno contrario alla configurabilità dei risarcimenti punitivi e/o deterrenti
adottati nelle esperienze giuridiche dei principali Paesi di civil law e le aperture, più o meno
significative, che si possono riscontrare in tali sistemi giuridici (capitolo I, parte II).
Dato atto delle aperture in chiave punitiva del risarcimento presenti in giurisprudenza alla
luce del diritto europeo al fine di garantire l’effettività della disciplina sovranazionale, degli
orientamenti della Corte di Giustizia e della Corte di Strasburgo rilevanti per il tema in esame,
delle problematiche poste dal diritto unionale e convenzionale, nonché dei tentativi di
armonizzazione del diritto della responsabilità civile (v. capitolo II), si è ricostruita la
evoluzione storica dell’istituto aquiliano – dal diritto romano ad oggi (capitolo III, parte I) – e
notato che le regole della responsabilità civile sono state concepite per riparare un “danno” e
quindi il deterioramento o la distruzione di un bene sia esso materiale o spirituale - a
differenza di altre forme di tutela civile o pubblicistica - con la conseguenza che la
introduzione di sanzioni civili punitive e/o deterrenti richiede necessariamente una espressa
previsione legislativa (nazionale o europea) e l’osservanza dei principi di prevedibilità e di
proporzionalità (tra risarcimento riparatorio-compensativo e risarcimento punitivo e/o
deterrente e tra quest'ultimo e la condotta censurata).
Di qui l’analisi delle ipotesi tipiche previste all’interno dell’ordinamento giuridico italiano
che rispondono a tale finalità sanzionatoria e/o deterrente (capitolo III, parte I e II) e i relativi
corollari sostanziali e processuali muovendo, alla luce della disciplina della fattispecie e della
conformazione dell’effetto giuridico, dalla necessaria differenziazione tra risarcimenti con
funzione anche punitiva e/o deterrente (capitolo III, parte II) e altre obbligazioni pecuniarie
non risarcitorie, misure di coercizione indiretta o istituti sui generis riconducibili alla
disciplina dell’arricchimento ingiustificato ovvero di altre obbligazioni indennitarie (capitolo
III, parte I).
Conclusa l’opera di inquadramento giuridico degli istituti implicati nell’attività di ricerca,
sono state esaminate le controverse ipotesi di risarcimenti con funzione anche punitiva e/o
deterrente e i profili problematici derivanti dal potenziamento della prevenzione e/o sanzione
dell’illecito civile esaminando le aperture de jure condito e de jure condendo prospettabili
nell’ordinamento giuridico italiano.

This thesis is focused on punitive damages in Italian private law in the light of main Common
law and Civil law perspectives. The latter object, particularly controversial, is widely
discussed in doctrine and recent case law incresased interest in the subject manner. Although
Italian private law knows different civil sanctions, there are no specific legislative (formal)
provisions on “punitive damages”. Neverthless some authors underline that traditional
compensatory function of tort law (aquilian liability) could not ensure adeguate and effective
protection in many problematic situations concerning infringments of rights. For example,
mere compensation is not an effective method to deal with personality right infringements;
undercompensation situations could take place in mass tort litigations, lucrative breach of
contract or calculative torts; moreover, public enforcement does not produce satisfactory
results in all situations of wrongdoing.
In this sense, punitive damages could improve private enforcement of tort law, deterring and
punishing wrongful conducts in society.
In order to find out whether this civil remedy is avaible in Italy, it is firstly necessary to
understand the meaning of punitive damages, the main characteristics and issues that it has
dued in American and English common law (Cap I, par. II). Secondly it is necessary to focus
on the reasons for the non-existence of punitive damages in continental Europe, the debate
and possible developments in European civil law systems (Cap. I, part. II).
The discussion addresses the positions of the European Court of Human Rights, the legislator
of the European Union and the Court of Justice of the European Union on punitive damages,
the increased attention and need for effective preventive, dissuasive and proportionate
sanctions related to European law and the contribute to the enhancement and harmonization
of tort law in Europe (PETL and DFCR) with particular reference to this subject matter (Cap.
II).
The research diffusely focuses on Italian tort law – from ancient Roman law tradiction to
nowdays – and the so called multy-functionality conception that – according to some authors
and case law – belongs to the system of tort liability. (Cap. III, part I and II).
Under this point of view, it is noticed that in Italian tort law, punitive damages are not
ontologically inconsistent with the legal system, but a series of fundamental limits have to be
observed.
In contrast of common law systems, Italian Courts cannot increase the amount of damages
pursuing the aims of deterrence and punishment by introducing punitive damages without a
typical legislative provision. It is central to ensure the predictability of decisions (cases and
condictions in which such award applies and its amount) and punitive damages must comply
with the principle of proportionality (among compensatory damages and non compensatory
damages and among these one and the wrongful conduct sanctioned or the seriousness of
tort).
Consequently the research examinates Italian legislative provisions characterized by
punishment and/or deterrence in private law.
It is important to underline that not all these provisions concern with tort liability. Some
special provisions deal with others civil remedies or others civil punitive and/or deterrent
sanctions (Cap. III, part I) with relevant corollaries in order to the substantial and processual
discipline.
In specific cases the amount of damages (or indemnities) is determined having regard to some
profiles referred to the wrongdoer (such as seriousness of the offence, the reiteration of the
wrong, the enrichment of the wrongdoer, his economic wealth etc.) and, at the same time, to
the victim (economic and non economic losses he/she has suffered) (Cap. III, part II).
In these hypothesis tort law, specially with regard to immaterial and non economical
damages, could have a deterrent and/or punitive function in addition to the traditional
compensatory aim.
The research, after reviewing the state of art, ends with the possible future developments.
Acknowledgments: 
Dottorato di ricerca in Diritto dei mercati: crisi, diritti e regolazione
URI: http://hdl.handle.net/2067/46251
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