Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2067/43685
Titolo: Valutazione dell’impronta di carbonio della Tenuta Presidenziale di Castelporziano.
Autori: Grossi Giampiero
Vitali Andrea
Bernabucci Umberto
Lacetera, Nicola 
Nardone Alessandro
Data pubblicazione: 2021
Abstract: 
La necessità di informazioni verificate e credibili sulle emissioni di gas climalteranti (GHG) è in costante aumento, per effetto di pressioni provenienti da una vasta gamma di stakeholders pubblici e privati. Il ruolo dei parchi e delle riserve naturali sul fronte delle emissioni di gas serra e del loro potenziale di sequestro del carbonio non è stato ancora ben chiarito.
L’obiettivo del presente studio, condotto all’interno della Tenuta Presidenziale di Castelporziano, è stato quello di sviluppare un approccio metodologico di tipo LCA (Life Cycle Assessment) per la stima quantitativa e qualitativa delle principali fonti di emissione di GHG e di determinare il potenziale sequestrante nei confronti del carbonio riconducibili alle componenti biotiche e alle attività umane relative all’anno 2018.
Lo studio ha evidenziato che le attività svolte all’interno della riserva (es., agro-zootecniche, uffici, trasporti, visitatori, etc.) hanno emesso in atmosfera ca. 3.300 t di anidride carbonica equivalente (CO2e) e che il sequestro di carbonio dall’atmosfera è stato pari a ca. 25.300 t di CO2e, in virtù del contributo degli stoccaggi di carbonio del suolo agricolo (ca. 200 t di CO2e) e dell’accrescimento della biomassa epigea della foresta (ca. 25.100 t di CO2e).
Pertanto, la Tenuta ha svolto un ruolo positivo sul bilancio complessivo del carbonio evidenziando un potenziale di sequestro di carbonio annuale di ca. 22.000 t di CO2e. Inoltre, la ricerca ha evidenziato come una gestione più conservativa delle pratiche agricole svolte nella Tenuta (i.e., minime lavorazioni) potrebbe più che raddoppiare la capacità annuale di sequestro di carbonio organico dei suoli agricoli (da ca. 200 a ca. 500 t di CO2e).
La metodologia sviluppata per la stima dell’impronta di carbonio nella Tenuta si candida a rappresentare un riferimento per monitoraggi cadenzati che consentirebbero la verifica dell’efficacia di azioni di mitigazione e di supportare l’acquisizione di certificazioni ambientali. Può rivelarsi anche un utile riferimento per valutazioni analoghe in ambienti similari, in particolare dell’area Mediterranea.
URI: http://hdl.handle.net/2067/43685
ISBN: 03914666
È visualizzato nelle collezioni:B1. Contributo in volume (Capitolo o Saggio)

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