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Title: Gli italiani nel Sudest asiatico : dalle spedizioni scientifiche ai tentativi coloniali (1865-1885)
Other Titles: Italians in Southeast Asia: from scientific expeditions to colonial attempts (1865-1885)
Authors: Di Meo, Alessandro
Keywords: 1865;Regno d'Italia;Sudest asiatico;Colonialismo italiano;1885;Italian Kingdom;Southest Asia;Italian colonialism;M-STO/04
Issue Date: 30-Sep-2019
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca; 31. ciclo
Abstract: 
la ricerca analizza le esplorazioni italiane nel Sudest asiatico effettuate nella seconda metà dell’Ottocento, in
particolare dal 1865 al 1885, in una prospettiva globale. L’Italia postunitaria allestì alcune spedizioni navali nell’area
asiatica, con l’intento di stringere accordi diplomatici e commerciali con gli Stati della penisola indocinese (Impero
birmano, Siam); contemporaneamente, furono condotte privatamente alcune esplorazioni scientifiche da naturalisti
italiani come Odoardo Beccari e Leonardo Fea, che contribuirono a diffondere nel paese la conoscenza delle regioni
interne della Birmania e delle isole dell’arcipelago indomalese. La regione fu oggetto anche di alcuni progetti coloniali,
con l’obiettivo di ottenere una concessione territoriale per istituirvi uno stabilimento penale oppure una stazione
commerciale; questi tentativi furono sostenuti in particolare dal commerciante Emilio Cerruti e dall’avventuriero Celso
Cesare Moreno, che proposero al governo italiano l’acquisto di alcune isole nell’arcipelago delle Molucche e a Sumatra.
Il governo italiano, nel 1870, tentò di stabilire un insediamento coloniale nel Borneo, avviando trattative diplomatiche
con il Foreign Office inglese, ma le pressioni politiche del governo britannico e dell’Olanda, che stavano affermando il
loro dominio sull’isola, costrinsero l’esecutivo presieduto da Giovanni Lanza a rinunciare definitivamente al progetto. I
tentativi espansionistici italiani nel Sudest asiatico, tuttavia, testimoniarono la diffusione di una coscienza coloniale
presso alcuni circoli imprenditoriali e nazionalisti del paese, riuniti in sodalizi scientifici come la “Società Geografica
Italiana”, fondata nel 1867; l’interesse mostrato verso questi progetti da alcuni ministeri, in particolare dal dicastero
della marina, inoltre, comprovava un diretto coinvolgimento di alcuni governi della Destra Storica, in particolare degli
esecutivi presieduti da Luigi Federico Menabrea, retrodatando gli esordi dell’espansione coloniale italiana –
convenzionalmente attestata al 1882, anno dell’acquisto della baia di Assab, in Eritrea – agli anni dell’unificazione
nazionale. Nella ricerca è stato esaminato l’ampio dibattito politico interno suscitato dai progetti coloniali
nell’arcipelago indomalese, in quanto essi contribuirono a definire le modalità di acquisizione dei territori d’oltremare,
che furono successivamente impiegate dall’Italia nelle colonie africane. Le esplorazioni italiane nel Sudest asiatico,
infine, sono state analizzate in un’ottica globale, con l’obiettivo di inquadrarle all’interno delle spedizioni scientifiche
allestite dalle potenze europee nella regione asiatica, esaminando al contempo la situazione sociale e politica delle
popolazioni locali negli anni dell’estensione del dominio coloniale occidentale; sono state studiate anche le interazioni
occorse tra gli autoctoni e gli esploratori italiani, i cui scritti contribuirono a diffondere la conoscenza dell’area nella
cultura italiana negli ultimi decenni dell’Ottocento.
Parole chiave:

The research analyzes the Italian explorations in Southeast Asia carried out in the second half of the
nineteenth century, in particular from 1865 to 1885, in a global perspective. Post-unification Italy set up some naval
expeditions in the Asian area, with the intent of forging diplomatic and commercial agreements with the states of the
Indochinese peninsula (Burmese Empire, Siam); at the same time, some scientific explorations were conducted
privately by Italian naturalists such as Odoardo Beccari and Leonardo Fea, who contributed to spread the knowledge of
the internal regions of Burma and of the islands of the Indomalese archipelago in the country. The region was also the
object of some colonial projects, with the aim of obtaining a territorial concession to establish a penal establishment or a
commercial station; these attempts were supported in particular by the merchant Emilio Cerruti and the adventurer
Celso Cesare Moreno, who proposed to the Italian government the purchase of some islands in the Molucca archipelago
and in Sumatra. The Italian government, in 1870, tried to establish a colonial settlement in Borneo, starting diplomatic
negotiations with the British Foreign Office, but the political pressures of the British and Dutch governments, which
were affirming their dominion on the island, forced the executive chaired by Giovanni Lanza to definitively renounce
the project. The Italian expansionist attempts in Southeast Asia, however, witnessed the spread of a colonial
consciousness in some of the country’s entrepreneurial and nationalist circles, gathered in scientific associations such as
the “Società Geografica Italiana” (Italian Geographical Society), founded in 1867; the interest shown towards these
projects by some ministries, in particular from the navy dicastery, also proved a direct involvement of some
governments of the “Destra Storica”, in particular the executive presided by Luigi Federico Menabrea, backdating the
beginnings of the Italian colonial expansion - conventionally attested to 1882, the year of the acquisition of the Bay of
Assab, in Eritrea - to the years of national unification. The research examined the broad internal political debate aroused
by colonial projects in the Indomalese archipelago, as they helped define the methods of acquisition of the overseas
territories, which were subsequently used by Italy in the African colonies. Lastly, the Italian explorations in Southeast
Asia were analyzed in a global perspective, with the aim of placing them within the scientific expeditions set up by the
European powers in the Asian region, while examining the social and political situation of the local populations in the
years of the extension of western colonial rule; the interactions between the natives and the Italian explorers were also
studied, whose writings contributed to spread the knowledge of the area in Italian culture in the last decades of the
nineteenth century.
Description: 
Dottorato di ricerca in Scienze Storiche e dei Beni Culturali
URI: http://hdl.handle.net/2067/43663
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