Soluzioni compositive e risposte emozionali. Studio ed approfondimento tecnico delle correlazioni tra soluzioni compositive e risposte emozionali dell'ascoltatore, dal 1900 ad oggi, in tema di musica applicata all'immagine nelle colonne sonore di Bernard Herrmann

Abstract

n questo lavoro è stata analizzata, attraverso l’attività compositiva di Bernard Herrmann in ambito cinematografico, la differenza tra musica assoluta e musica applicata, dimostrando che si tratta di composizioni che richiedono la stessa dedizione e la stessa preparazione musicale. Si è poi documentato dal punto di vista storico e artistico l’impatto emotivo della musica tensiva in ambito cinematografico, con particolare riferimento alla Hollywood degli anni Trenta, Quaranta, Cinquanta e Sessanta Sessanta. Successivamente sono state analizzate le soluzioni compositive della musica tensiva di Bernard Herrmann quali: la politonalità, che dà un effetto di dissociazione, ambiguità e dissonanza; l’uso ricorrente di intervalli di 7ª, che creano stati di tensione e di angoscia, in quanto sono dissonanti, non avendo né stabilità né compiutezza risolutiva; gli ostinati, uno stilema di spicco nella scrittura herrmanniana, con il quale si allude in senso psicologico all’idea fissa o, come metafora, ad un istinto cieco e senza alternative; la timbrica, che, isolando piccoli gruppi di strumenti per evidenziarne il colore e attraverso le variazioni, conferma l’incommensurabile ricchezza inventiva e drammaturgica del compositore. La tesi si chiude con l’ultimo periodo dell’attività di Herrmann, svolta in Europa dopo aver lasciato Hollywood per non aver voluto cedere ai compromessi compositivi voluti dalla Universal e da Hitchcock, che gli chiedevano una musica più orecchiabile.

In this work, the difference between absolute and applied music was analyzed through Bernard Herrmann's compositional activity in the field of cinema, demonstrating that these are compositions that require the same dedication and the same musical preparation. The emotional impact of tension music in the film field was documented from the historical and artistic point of view, with particular reference to the Hollywood of the Thirties, Forties, Fifties and Sixties. Then the compositional solutions of the music of fear by Bernard Herrmann were analyzed: polytonality, which gives an effect of dissociation, ambiguity and dissonance; the recurrent use of intervals of 7th, which create states of tension and anguish, as they are dissonant, having neither stability nor conclusive completeness; the stubborn, a prominent style in Herrmannian writing, with which he alludes in a psychological sense to the fixed idea or, as a metaphor, to a blind instinct with no alternatives; the timbre, which, isolating small groups of instruments to highlight the color and through the variations, confirms the immeasurable wealth of inventiveness and dramaturgy of the composer. The thesis ends with the last period of Herrmann's activity, carried out in Europe after leaving Hollywood for not wanting to give in to the compositional compromises wanted by Universal and Hitchcock, who asked him for a more catchy music.