Chiese, monasteri e archivi: fonti per la storia della società piacentina di XI secolo

Abstract

La ricerca sul piacentino prende avvio da una breve ricognizione sull’edito, seguita dalla regestazione delle pergamene di XI secolo che è stato possibile rinvenire nei principali archivi cittadini. Il lavoro è diviso in due grandi aree tematiche, nella prima ci si è concentrati sulle istituzioni che hanno prodotto la documentazione in particolare la Cattedrale di Piacenza, la basilica di Sant’Antonino, il monastero di S. Savino e gli altri monasteri cittadini. Nella seconda gli approfondimenti riguardano il ruolo del vescovo, gli indicatori feudali e i dati socio-politici relativi alle famiglie che sviluppano il loro potere nel territorio inserendosi in un tessuto sociale in evoluzione. I risultati hanno mostrato come la situazione politica di XI secolo che vede grandi eventi come la Riforma della Chiesa e l’imminente nascita del Comune, lasci segni tangibili anche sulla città di Piacenza. La modesta attestazione dei contratti di tipo feudale e il delinearsi di una nuova stratificazione sociale possono essere interpretati quali conseguenza della supremazia di un presule che lega a sé alcune famiglie radicate nel territorio tramite manifestazioni di tipo signorile, ma in cui il castrum non sembra ancora ricoprire un ruolo significativo. Sono state studiate altre famiglie in contrasto con il vescovo che non emergono solo a livello locale, ma sono presenti anche in comitati limitrofi nel tentativo di espandersi nelle zone in cui la Chiesa cittadina esercita minor influenza come le estremità orientali e occidentali della diocesi.

The research in Piacenza starts from the analysis of the past edited studies about the city in the early Middle Ages followed by the document summaries of the original 11th century papers from the main city archives. The work is divided in two parts: the first is about a deepening of the institutions who produced the records such as the Cathedral, the basilica of Sant’Antonino and the monastery of S. Savino and the other monasteries. The second is about the power of the bishop, the feudal system and the socio-political issues linked to the families that are about to settle in and develop abilities in a rapidly changing society. The results shows a complex situation all along the 11th century when important events take place, like the Church Reform and the forthcoming birth of the Commune, and leave consequences also in Piacenza. Even the modest amount of feudal documentation and the birth of a new social layer can be read as supremacy of the bishop who is able to tie up some families rooted in the lands through territorial powers such as a network of castles in our century not too tight. There are also families in contrast with the bishop that are strong not only in the local context but also in parts of northern Italy and in Piacenza they are able to develop forms of power at the borders of his diocese where bishop’s supervision is not so strict.