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Title: Innovazione tecnologica rivolta alle piccole e medie imprese tramite la digestione anaerobica e il recupero di serre fotovoltaiche
Other Titles: Technological innovation aimed at small and medium sized enterprises through anaerobic digestion and the recovery of photovoltaic greenhouses
Authors: Egidi, Gianluca
Keywords: Innovazione;Fotovoltaico;Serra;Digestione anaerobica;Innovation;Photovoltaic;Greenhouse;Anaerobic digestion;AGR/09
Issue Date: 3-Jul-2018
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 30. ciclo
Abstract: 
Le fonti rinnovabili utilizzabili in campo agricolo, ed in particolare nelle colture protette, sono diverse. Tra queste, le più largamente utilizzate sono tre:
- Fotovoltaico, per la produzione di energia elettrica
- Micro e Mini-eolico per la produzione di energia elettrica
- Solare-termico per la produzione di calore
La rapida evoluzione delle tecnologie e lo sviluppo di strategie volte ad incentivarne l’utilizzo hanno portato alla realizzazione di diversi prodotti applicabili in campo agricolo e che si stanno rilevando efficienti e con costi competitivi.
Le serre fotovoltaiche sono uno dei segmenti più promettenti nel campo delle energie alternative, nonostante il taglio degli incentivi sia particolarmente drastico nel settore del Fotovoltaico. Una scelta dettata dalla necessità per il legislatore di frenare la speculazione in atto. Tuttavia, le serre consentono di combinare il tradizionale reddito agricolo con le entrate derivanti dagli incentivi del Conto Energia.
La diffusione delle serre finora è stata frenata anche dai costi elevati per il riscaldamento, un altro ostacolo che si può superare con l’opzione fotovoltaica, che offre disponibilità in loco di energia a basso costo. Se si sceglie di installare i pannelli su una serra già esistenti, il processo autorizzativo è più rapido dell’impianto a terra che ormai risulta sorpassato, non essendo richiesta l’autorizzazione unica. Inoltre l’impianto è esente dal pagamento dell’Ici, purché i redditi prodotti dagli impianti fotovoltaici su serra siano connessi all’attività agricola”. Secondo il Solar Energy, le serre fotovoltaiche hanno ampi spazi di crescita nel medio termine, con una stima al 2020 di 5,8 GW di potenza installata, contro i 459 MW censiti a fine 2010. Una quota che significa arrivare per quella data a coprire con pannelli fotovoltaici circa un quinto della superficie delle serre oggi esistenti. Previsioni ottimistiche che devono tuttavia fare i conti con il nuovo Conto Energia 2011-2013. Rispetto al sistema incentivante in uso fino al 31 dicembre di quest’anno, che considera gli impianti sulle serre come “totalmente integrati”, dal 2011 le nuove installazioni possono contare su tariffe molto più basse, con valori calcolati secondo una formula complessa che porta il risultato vicino alla media aritmetica tra gli incentivi previsti per i pannelli su tetto e quelli destinati agli impianti a terra. Una decisione motivata dalla volontà di contrastare la speculazione, orientata a costruire sistemi fotovoltaici su delle serre che, in realtà, non avevano alcuna destinazione agricola. Proprio per questo motivo la normativa di settore si è fatta sempre più stringente: Affinché un impianto possa definirsi serra fotovoltaica sono richieste dimensioni e altezze minime che garantiscano le movimentazioni all’interno, oltre al rispetto di parametri precisi in tema di aereazione. Ci sono poi vincoli tecnici da considerare: “Il pannello crea ombreggiamenti sul terreno, quindi non tutte le piante possono essere coltivate in serra: vanno bene piante da sottobosco come fragoline e more, funghi e l’aloe, che vivono bene anche in condizioni di irraggiamento non diretto”.
Occorre, poi, fare i conti con il vincolo temporale degli incentivi [1-20]: “Per usufruirne, è necessario garantire la produzione in serra per 20 anni”, e questo può costituire un freno per l’imprenditore agricolo, un vincolo a coltivare anche qualora il business si dimostrasse poco produttivo.
Il progetto si basa quindi sulle seguenti forti esigenze:
-valutazione dello stato dell’arte presente sul territorio nazionale riferito alla presenza effettiva delle serre fotovoltaiche;
-determinazione di un nuovo processo di integrazione della tecnologia fotovoltaica in campo agricolo;
-valutazione delle tecnologie potenzialmente utilizzabili ai fini della riduzione della copertura in serra. Il progetto seguito nell’ambito della tesi di dottorato, nel suo complesso, è proceduto senza
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significative variazioni degli obiettivi ed attività previsti. Si è stabilita una buona interazione tra le strutture che sta continuando in attività post- progetto. In particolare, è stata sottoposta una pubblicazione congiunta IRF- DAFNE-UNITUS presso riviste specializzate e qualificanti del settore. Presso l’IRF è tutt’ora attivo il prototipo di serra fotovoltaica realizzata nel corso del progetto; essa è oggetto di visite da parte di imprenditori e giovani tecnici-ricercatori e potrà essere soggetta a miglioramenti ed ampliamenti.
Description: 
Dottorato di ricerca in Ecosistemi e sistemi produttivi
URI: http://hdl.handle.net/2067/43453
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