Baroja e la modernità. Gracián, spunti allegorici e teoria del romanzo

Abstract

Nella vasta e torrenziale scrittura di Pío Baroja (1872-1956), gli anni ’20 rappresentano un momento significativo: in questo decennio diventa infatti matura una riflessione che parte lontano e che raggiunge finalmente una sua originalità trovando nella prosa allegorica di Gracián, e in particolare nel Criticón, direttamente citato in alcuni romanzi di questi anni, una soluzione alternativa. È questo lo spunto con cui affrontare la lettura di La sensualidad pervertida (1920), El laberinto de las sirenas (1923) e la trilogia Agonías de nuestro tiempo (1926), insieme a La nave de los locos, pubblicata nel 1925 e parte delle Memorias de un hombre de acción. Lungo un itinerario che non può prescindere dalla costante riflessione barojiana sul romanzo come genere, centrale nel dibattito sulla modernità; rompendo al contempo limiti, sia temporali, sia di genere, osserviamo quanto questi romanzi siano strettamente legati agli esordi, avvenuti a cavallo tra il XIX e il XX secolo, contraddistinti dalla pubblicazione di articoli e racconti in varie riviste e segnati poi da quella della sua prima opera, Vidas sombrías, nel 1900. Se nei primi anni del Novecento Baroja mantiene su binari paralleli il commento estetico ed esistenziale, da una parte, e la creazione di mondi fittizi dall’altra, negli anni ’20 le due rette si fondono in un unico cammino, contraddistinto da trame avventurose, personaggi ambigui ma accattivanti, visioni inedite e punti di vista ribaltati, nei quali la realtà viene sì rappresentata ancora in chiave realista servendosi tuttavia di spunti di natura allegorica. Andiamo in questo modo alla scoperta di una fiera variopinta, nella quale muoversi per osservare la finzione di Baroja, che è tuttavia anche una caverna o un labirinto: pur restando sempre nell’ambito degli “effetti di reale”, l’autore sa portarci nell’irrealtà, entro quell’ombra latente, o quell’irrazionale, che da sempre contraddistinguono la storia e la vita dell’uomo.