Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/2718
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dc.contributor.advisorCerfolli, Fulvio-
dc.contributor.authorEgidi, Isabella-
dc.date.accessioned2015-11-26T10:39:50Z-
dc.date.available2015-11-26T10:39:50Z-
dc.date.issued2013-06-12-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2067/2718-
dc.descriptionDottorato di ricerca in Ecologia e gestione delle risorse biologicheit
dc.description.abstractUna delle criticità universalmente riconosciute nella gestione di aree protette è l’intensità della pressione antropica a cui sono sottoposti gli elementi naturali da preservare. Concettualmente sono state avanzate, negli ultimi duecento anni, molte ipotesi di gestione dei territori protetti, tra le quali un modello estremo che prevede la non ingressione dell’uomo su superfici significative (“aree integrali”) oppure, quale alternativa opposta, un sistema di governance che trasforma aree naturalisticamente rilevanti in riserve, dove il mantenimento di popolazioni selvatiche è garantito esclusivamente da surplus energetici (trofici) o da altri servizi (ad esempio veterinari) forniti dall’uomo. Tra le diverse tipologie di attività gestionali di un’area naturale protetta svolgono un ruolo di primaria importanza quelle inerenti alla comunicazione/informazione/fruizione territoriale spesso collegate all’ecoturismo. Tali attività gestionali rispondono -o almeno dovrebbero rispondere- ad alcuni importanti requisiti quali: la minimizzazione dell’impatto ambientale, il miglioramento nella conoscenza dei sistemi naturali e culturali e la maggiore tutela e valorizzazione del patrimonio naturale. La valutazione della pressione antropica, espressa in termini di numero di visitatori/fruitori/residenti, è tesa a stimare il numero massimo di individui che insistono contemporaneamente in un’area. Nello stesso tempo la pressione antropica è condizionata dalle infrastrutture presenti in un territorio, che a loro volta incidono sugli home-range delle specie, sui passi migratori, sulle aree riproduttive, sugli spostamenti, ecc. Per questo lavoro di tesi sono state prese in considerazione e sistematizzate, per la prima volta, le informazioni relative all’insieme delle infrastrutture (stradali e di “comunicazione”) che insistono sul sistema delle Aree Protette della Regione Lazio, calando il dettaglio su tutte le amministrazioni comunali che sono state interessate da iniziative di comunicazione finalizzate ad ottenere un elevato livello di coinvolgimento. Nello specifico è stato analizzato un programma di comunicazione, attuato dalla Regione Lazio nel triennio 2008-2010, che prevedeva un ampio calendario di escursioni ed eventi di comunicazione/animazione naturalistica organizzati all’interno di aree naturali protette. Nel presente lavoro, i dati relativi al numero di eventi di comunicazione/animazione naturalistica realizzati nel triennio 2008-2010 all’interno del Sistema Regionale delle Aree Naturali Protette, sono stati messi in relazione con: i) la rete infrastrutturale, intesa come l’estensione delle vie di comunicazione (strade, autostrade, ferrovie) in relazione alle dimensioni di un’area di riferimento (Indice di densità Infrastrutturale, DI), prese in esame secondo l’approccio della road ecology. ii) le strutture deputate alla comunicazione/informazione/educazione presenti sul medesimo territorio. I centri prescelti come area di studio sono stati i comuni ricadenti in area protetta interessati, nel periodo 2008-2010, dal parametro “eventi” e/o dal parametro “strutture”. In totale sono stati presi in considerazione 107 comuni, distinti su base provinciale. In questo lavoro si è inteso inoltre verificare se il pattern relativo al numero di eventi di comunicazione/animazione è coerente o meno con una strategia finalizzata alla sistematizzazione delle attività di comunicazione/informazione/sensibilizzazione svolte dagli enti preposti, a vari livelli, alla gestione di un’area protetta (regioni, province, enti parco, comuni ecc.) nonché l’individuazione di criteri che consentano in futuro di orientare efficacemente i programmi di comunicazione a livello di network di aree protette. I risultati ottenuti hanno messo in luce: 1. Una ridotta capacità programmatica del Sistema delle Aree Naturali Protette della Regione Lazio nella gestione delle attività inerenti la performance sociale. Le porzioni di territorio protetto esaminate su ambito provinciale manifestano infatti una tendenza a comportarsi in maniera disomogenea - a livello quantitativo e temporale- denunciando una scarsa propensione alla concertazione e all’organica messa a sistema delle attività di comunicazione. Frosinone e Roma, per motivi diversi, sono le province con il comportamento meno omogeneo. 2. La profonda eterogeneità nell’estensione della rete viaria nelle cinque province del Lazio (RM, LT, RT, VT e FR), sembra influenzare lo svolgimento e le performance dell’insieme degli eventi di comunicazione, anche se le differenze nel numero di eventi tra province non sono risultate sempre significative. 3. Il numero medio di eventi, calcolato al livello di ciascun comune, più elevato (così come la variabilità intra-provinciale) si riscontra in provincia di Roma. La provincia di Frosinone spicca per il valore medio e la variabilità più bassi se confrontati con le altre province. 4. Il percorso metodologico, basato sulla trattazione fine dei dati relativi alla pressione antropica, ha fornito, al fine della strategia a medio e lungo termine, indicazioni univoche e immediatamente fruibili. 5. Il numero totale di eventi nel triennio 2008-2010, che si svolgono nell’insieme dei comuni interessati dalla presenza di aree protette, è risultato positivamente correlato con numero di strutture e densità infrastrutturale, suggerendo che la presenza sul territorio protetto di servizi per il visitatore giornaliero ha inciso sulla performance degli eventi di comunicazione. 6. Per quel che concerne la pianificazione temporale (stagionale e settimanale) degli eventi di comunicazione/animazione naturalistica si evince (ed è confermato un atteso) che tutte le province si affidano a determinati periodi di elezione, ossia primavera-estate e week-end (sabato, domenica) benché emergano differenti pattern stagionali tra le varie province. Si ritiene che la metodologia messa a punto e i risultati conseguiti permetteranno di supportare la definizione di regole e strumenti di indirizzo contribuendo a migliorare l’efficacia della governance del territorio ricadente in ambiti naturalisticamente importanti. Per quanto riguarda la possibilità di applicare tale metodologia di ricerca ad altri sistemi o network di aree protette si possono ipotizzare alcune attività quali: - la valutazione periodica dell’efficacia della pianificazione integrata riguardante attività di comunicazione/animazione/educazione su scala regionale nelle aree protette e/o in aree naturalisticamente importanti (come ad esempio i siti della Rete Natura 2000); - l’individuazione di strumenti idonei per comunicare agli amministratori l’importanza di programmare e di pianificare efficacemente gli eventi e le iniziative di promozione territoriale, tenendo conto della conservazione del patrimonio naturalistico; - l’integrazione della componente comunicazione/informazione negli strumenti di gestione e promozione delle Aree Naturali Protette (regolamento, piano del parco e piano socio-economico, piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000, misure minime di conservazione, contratti d’area); - la possibilità di sottoporre ad analoga verifica di efficacia e coerenza anche altri progetti realizzati a livello di sistema di aree protette, incluse le attività connesse alla tutela della biodiversità (censimenti, monitoraggi ecc); - la possibilità di inserire nel modello il numero dei partecipanti, acquisiti attraverso modalità tecnologicamente avanzate di prenotazione (via web; smartphone ecc). Tale variabile consentirebbe una misura reale e diretta della pressione antropica su territori sensibili.it
dc.description.abstractOne of the universally recognized critical issue, in the management of Natural Protected Areas, is the intensity of human pressure which natural elements are undergone. During last two hundreds years, some models of protected areas management were proposed, as, for example, an extreme model considering the no-human ingression in significant surfaces (so called “integral areas”), or another one considering the transformation of a naturalistic relevance area in a reserve, in which the maintenance of wild life is guaranteed by an energy surplus (trophic) or by other services (i.e. veterinary services), supplied by man. Among different kinds of management activities in a natural protected areas, communication/information/land use – often linked to ecotourism - play an important role. These activities have – or should have, at least - some basic characteristics such as: (i) minimizing environmental impact, (ii) improving knowledge of natural and cultural systems and (iii) enhancing greater protection and development of natural heritage. Anthropic pressure – expressed by visitors/users/residents cumulate numbers - is aimed to estimate maximum of individuals that are in the same area. At the time, the anthropic pressure is influenced by infrastructural network in the given land, influencing species home – range, step migration, reproductive areas, movements, etc. This research takes into account and organizes all the data about road and “communication” infrastructures within the Regional Natural Protected Areas network in Lazio (Italy) , for the first time, with particular regards to all municipalities that were affected in communication initiatives aimed to obtain an high level of involvement. Particularly, a communication program was analyzed; this program was carried on by Lazio Regional Authority, during 2008-2010 and provided a great agenda with trips and communication/naturalistic animation events, organized within Natural Protected Areas (NPAs). In this research, data about communication/naturalistic animation events, carried on during 2008- 2010 in the Natural Protected Areas network has been related to: 1) infrastructural network as the extent of communication routes (railways, roads, highways etc) , related to a given reference area (Infrastructural Density Index, DI), according the road ecology approach . 2) structures for communication/information/education that are in the same area. Some villages within NPAs involved in the “events” or “structure” parameter were chosen as study area; 107 municipalities were chosen organized at provincial level. Moreover, another aim of this research was to assess if the pattern of communication/animation events is coherent or not with a strategy for systematization of communication/information/awareness events led by Public Body in charge of the management of NPAs , at different levels (Regional Authority, Municipalities, Managing Body of a NPA); criteria to address future communication plans in network of NPAs were identified, too. Results showed : 1) A reduced programmatic ability of the Natural Protected Areas network in planning and management of activities related to social performance; in fact, the portions of the examined protected area – at provincial basis – showed a trend to in homogeneity (as quantity and time), with a poor inclination to consultation and to systematize communication activities Frosinone and Rome, for different reasons, are the provinces with the less homogeneous behaviour. 2) The diversification of the road network in Lazio region, in its five provinces (RM, LT, RT, VT and FR), has seemed to influence the implementation and the outcomes of all communication events, although the differences in the number of events among provinces were not always significant. 3) The higher average events number calculated at the level of each municipality is found in the province of Rome. The province of Frosinone has the lower average value and variability , compared to other provinces. 4) The methodology – based on a fine analyses of data about anthropic pressure, has provided clear and immediately useful guidance for a medium and long term strategy; 5) The total numbers of events, during 2008-2010, in the municipalities within NPAs has shown a positive correlation with the number of infrastructures and with infrastructural density, suggesting that the presence of facilities for the daily visitor in the protected area has influenced the performance of communication events. 6) With regard to the time schedule (seasonal and weekly) of communication/naturalistic animation events, we can see that all the five provinces rely on a specific periods, i.e. springsummer and weekend (Saturday, Sunday) , although different seasonal patterns emerge among the provinces. It is believed that the methodology developed in this research work, and its results will support the definition of rules and tools to address and to contribute to the effectiveness of the governance of the territory, with an increase in fine detail analysis for management purposes. About the possibility to apply present research methodology in other fields or protected areas network, we can foresee some activities as: · Periodic assessment of integrated planning effectiveness with special regards to communication/animation/education on a regional scale in NPAs and/or in areas with naturalistic relevance (i.e. sites of Nature 2000) · Identification of good tools to communicate the importance of programming and planning events in a very effective way to public manager, taking into account nature conservation; · Integration of communication/information part in management and promotion tools in NPAs (rule, management plan, social and economical plan, Nature 2000 management plan, etc.) · Possibility to undergo other projects (about biodiversity conservation, for example) to analogous effectiveness and coherence assessment audit; · Possibility to insert in the model also the number of visitors, acquired by advanced technological ways of booking (web, smartphone etc.). This variable should permit a direct and real measurement of anthropic pressure in sensitive areas.it
dc.language.isoitit
dc.publisherUniversità degli studi della Tuscia - Viterboit
dc.relation.ispartofseriesTesi di dottorato di ricerca. 25. ciclo-
dc.subjectPressione antropicait
dc.subjectGestione dei flussi turisticiit
dc.subjectSistema Regionale delle Aree Naturali Protetteit
dc.subjectLazioit
dc.subjectDinamica temporaleit
dc.subjectSerie storicheit
dc.subjectProgetti di sistemait
dc.subjectComunicazioneit
dc.subjectGovernanceen
dc.subjectAnthropic pressureen
dc.subjectTourist flowsen
dc.subjectNatural Protected Areas networken
dc.subjectTemporal dynamicsen
dc.subjectTime seriesen
dc.subjectSystem projectsen
dc.subjectCommunicationen
dc.subjectBIO/07it
dc.titleGli strumenti di comunicazione e la conservazione della natura nel Lazio: analisi di efficacia ed efficienza delle strategie utilizzate per sostenere gli interventi di tutelait
dc.title.alternativeTools for communication and nature conservation in Lazio region (Italy): efficiency and effectiveness analysis of the strategies supporting defence actionsen
dc.typeDoctoral Thesisen
dc.rights.accessRightsinfo:eu-repo/semantics/openAccessen
item.fulltextWith Fulltext-
item.openairetypeDoctoral Thesis-
item.cerifentitytypePublications-
item.grantfulltextopen-
item.languageiso639-1it-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
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