Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/2471
Title: I dipinti murali conservati nei “Musei della Colpa” e la loro contestualizzazione attraverso l’uso del GIS
Other Titles: The wall paintings preserved in the "Museums of Guilt" and their contextualization using GIS
Authors: Latini, Elena
Keywords: Guardabassi;GIS;Museo;MNAC;Museum;L-ART/04
Issue Date: 4-Jul-2012
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 24. ciclo
Abstract: 
Nel primo capitolo è descritto il ruolo della Commissione Artistica della provincia dell’Umbria, ricostruendo analiticamente e delineandone la finalità di censire il patrimonio artistico del territorio, analizzarne lo stato di conservazione, selezionare le opere da salvaguardare e valorizzare. I manoscritti contenenti gli Inventari e descrizioni degli oggetti di Belle Arti rinvenuti nelle chiese e nelle case di Corporazioni e collegiate soppresse in Umbria, elencano le schede delle opere censite nel territorio umbro del reatino, per un totale di 5.268. Al fine di fornire un agile strumento di studio e di confronto le schede sono state informatizzate adottando le medesime voci e il medesimo criterio topografico, relativamente a tutti i comuni della provincia di Perugia.
Il secondo capitolo, dopo aver delineato la nascita dei musei civici, viene concentrata l’attenzione su Assisi e la formazione della sua pinacoteca municipale, con il rilevante ruolo assunto dall’Accademia Properziana del Subasio.
La storia della pinacoteca viene ricostruita analiticamente fino all’ordinamento attuale, attraverso la lettura dei documenti dei vari archivi, evidenziando sia le differenze con le diverse tipologie di allestimento adottate dalla fine del XIX secolo a oggi, sia le vicende conservative desumibili dalle schede redatte sui dipinti, e in particolare dalla documentazione sui restauri da essi subiti.
Inoltre è stato trascritto il catalogo della Pinacoteca del 1910 redatto dall’ing. Alfonso Brizi, che consente opportuni confronti con lo stato di conservazione attuale delle opere.
Il terzo capitolo prende in esame la sezione dei dipinti staccati del MNAC di Barcellona, ricostruendone la storia, a partire dagli stacchi dei cicli di pittura murale romanica nel territorio catalano dei primi decenni del ‘900, eseguite da maestranze di restauratori italiani, gli Steffanoni. La loro attività condusse alla nascita del “più bel museo romanico del mondo”.
La necessità di salvaguardare i cicli pittorici catalani dalla loro dispersione all’estero, è infatti all’origine degli strappi sistematici, condotti come misura di tutela, ma divenuti nel corso degli anni una problematica specifica all’interno dell’allestimento museale che nella sua veste più recente, inaugurata il 30 giugno 2011, è finalizzata a recuperare quel contesto territoriale e culturale che sembrava perduto per sempre e che viceversa le tecnologie informatiche contribuiscono efficacemente a ricostruire.
Il quarto capitolo è interamente dedicato all’impiego della multimedialità come modalità virtuale di visualizzazione storica, basata su ArcGis On-line fornito dalla Esri che permette di localizzare geograficamente i dati censiti dalla Commissione Artistica e racconti nel database realizzato con i dati degli inventari da essa redatti.

The first chapter describes the role of the Artistic Committee of the Province of Umbria. In particular, it analytically describes and outlines the reasons for recording the art heritage of this area, analyzing its state of preservation, selecting artworks to preserve and enhance.
The manuscripts containing inventories and delineation of the objects of Fine Arts found in churches, houses of Corporations and collegiate suppressed in Umbria, also list the cards of the works registered in Umbria, which are 5,268.
In order to provide a useful tool for analysis and comparisons, the cards have been computerized by adopting the same records and topographic criterion regarding all towns in the province of Perugia.
The second chapter, after a brief description of the founding of the municipal museums, focuses on Assisi and the founding of its municipal art gallery, highlighting the important role played by the Academy of Properziana Subasio.
The history of the gallery is depicted in details using the documents of the various archives, highlighting both the differences with the various types of construction adopted from the end of the nineteenth century up to now, and the preservation history inferred from the cards describing paintings and, in particular, their restoration work.
The third chapter examines the section of the frescoes from the MNAC of Barcelona, depicting its history, starting from the deadlifts cycles in the territory Catalan Romanesque mural paintings of the early decades of the ‘900’s, performed by workers of Italian restorers, the Steffanoni.
The need to preserve the Catalans painting cycles from dispersion abroad, is the reason for the systematic protection. The recent inauguration of a new museum exhibition aims specifically to recovering the territorial and cultural context that seemed lost forever but that information technology contributes effectively to recover.
The fourth chapter is dedicated to the use of multimedia as a virtual tool for historical displaying. The application used, ArcGIS On-line, provided by ESRI, allows to geographically locate the data registered by the Art Commission and recorded in the database it created with the data collected.
Description: 
Dottorato di ricerca in Memoria e materia delle opere d’arte attraverso i
processi di produzione, storicizzazione, conservazione, musealizzazione
URI: http://hdl.handle.net/2067/2471
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