Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/2422
Title: Introduzione e valorizzazione di rose siciliane autoctone a fini ornamentali
Other Titles: Introduction and exploitation of sicilian autochtonous roses for ornamental uses
Authors: Fascella, Giancarlo
Keywords: Rose spontanee;Caratterizzazione morfologica;Propagazione vegetativa;Moltiplicazione gamica;Coltura in vitro;Stress abiotici;Wild roses;Morphological characterization;Vegetative propagation;Seed multiplication;In vitro culture;Abiotic stresses;AGR/04
Issue Date: 18-Mar-2011
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 23. ciclo
Abstract: 
E' stato condotto uno studio triennale finalizzato al reperimento, all introduzione, alla
moltiplicazione ed alla coltivazione di rose siciliane spontanee, individuandone i possibili
usi ornamentali attraverso la valutazione della risposta bio-agronomica, eco-fisiologica e
produttiva delle specie nonché dell effetto estetico-decorativo.
Nel 2008, sono state reperite, in vari areali della Sicilia, 7 specie autoctone: Rosa canina
L., R. corymbifera Borkh, R. heckeliana Tratt., R. micrantha Borrer ex Sm, R. rubiginosa
L., R. sempervirens L., R. sicula Tratt. Oltre a descrivere accuratamente i siti di
prelevamento, le accessioni raccolte sono state caratterizzate a livello bio-morfologico.
Sono state, successivamente, effettuate prove di propagazione in vivo (per talea)
utilizzando tre substrati di radicazione (perlite pura, torba bruna, perlite/torba bruna 1:1,
v/v) e due concentrazioni di acido naftalenacetico (NAA, 0 e 4000 ppm).
Nel 2009, si è proceduto all introduzione in vitro del materiale vegetale raccolto, mediante
iniziale moltiplicazione delle microtalee utilizzando quattro concentrazioni di
benziladenina (BA 0, 0.25, 0.5, 0.75 mg/L) e successiva radicazione in vitro dei germogli
saggiando tre dosi di acido indolacetico (IAA 0, 0.3, 0.6 mg/L). Sono state, inoltre,
realizzate prove di moltiplicazione gamica in cui i semi, previa stratificazione in sabbia a
6°C per 5 mesi, sono stati seminati tal quali o dopo essere stati sottoposti a scarificazione
fisica con acqua bollente per 30 o 60 secondi; sono stati rilevati i relativi parametri
germinativi.
Nel 2010, piante da talee radicate di R. canina e R. sempervirens sono state allevate in vaso
e sottoposte a tre livelli di stress idrico, indotto riducendo la disponibilità idrica nel
substrato (900, 600, 300 ml/pianta), mentre piante in vaso di R. sempervirens sono state
sottoposte a tre livelli di stress salino, indotto tramite somministrazione di acqua irrigua
con diverso contenuto di cloruro di sodio (NaCl 0, 40, 80 mM). In entrambe le prove di
stress sono stati rilevati i parametri bio-morfologici, produttivi ed eco-fisiologici.
Gli studi effettuati hanno evidenziato come, tra tutte le accessioni reperite, la R. canina sia
la più diffusa nel territorio regionale (da 0 a 1500 m s.l.m.), seguita dalla R. sempervirens
(100-800 m) l unica sempreverde, rifiorente e lianosa. La R. rubiginosa è risultata la meno
comune (solo oltre 1600 m); la R. sicula è quella con l habitus più compatto ed il più breve
periodo di fioritura e fruttificazione.
I tassi di radicazione delle talee (40.3%) sono risultati più elevati quando il materiale era
posto su perlite/torba e trattato con NAA, e più ridotti (3.2%) se collocato su sola torba
bruna e senza ormone; le talee di R. sempervirens hanno fatto registrare, tra tutte le specie
studiate, la maggiore percentuale di radicazione (32.6%), quelle di R. rubiginosa, invece, i
valori più bassi (0.8%).
La germinabilità dei semi, così come gli altri parametri collegati (tempo medio di
germinazione, numero e lunghezza delle radici dei germinelli), non è stata influenzata dal
tipo di scarificazione fisica adottato, ma solo dal genotipo, facendo infatti rilevare
un elevata variabilità tra le specie considerate (da 98.6% in R. sempervirens a 0.2% in R.
heckeliana).
Le prove di propagazione in vitro hanno indicato come la fase di moltiplicazione sia
influenzata dal genotipo (R. canina è stata la più reattiva, mentre tre specie sono risultate
recalcitranti) e dal quantitativo di BA usato: i tassi moltiplicativi andavano, infatti,
aumentando (da 0.53 a 1.4 germogli/espianto) all aumentare delle concentrazione
ormonale. Anche la fase di radicazione in vitro è stata condizionata dal genotipo e dalla
dose di IAA utilizzata, poiché all aumentare dell ormone auxinico il numero di piantine
radicate è andato progressivamente aumentando su R. canina (da 18.2 a 68.5%) e
diminuendo su R. sempervirens (da 98.1 a 33.0%).
Gli studi sul deficit idrico hanno evidenziato come all aumentare del grado di stress
diminuisca in genere l accrescimento vegetativo della parte aerea e radicale delle piante,
sia su R. canina che su R. sempervirens, così come la produzione di biomassa e la
ripartizione della sostanza secca nei vari organi. La riduzione della disponibilità irrigua ha
influito negativamente, determinando una diminuzione dei valori medi, sul potenziale
idrico ( ) delle piante di entrambe le specie (da -0.7 a -1.2 MPa) e sui principali parametri
eco-fisiologici (scambi gassosi) rilevati nelle stesse piante.
Le prove di stress salino su R. sempervirens hanno fornito indicazioni similari a quelle
ottenute con lo stress idrico, con ritmi di crescita delle piante, sia a livello epigeo che
ipogeo, e produzione di biomassa via via descrescenti all aumentare del contenuto di NaCl
nell acqua d irrigazione. Gli aspetti eco-fisiologici hanno risentito solo in parte
dell aumentata concentrazione salina dell acqua, poiché solo alcuni parametri (contenuto
idrico relativo delle foglie, , conduttanza stomatica, traspirazione) sono
significativamente diminuiti, mentre altri (contenuto in clorofilla, fotosintesi netta) sono
rimasti pressoché invariati.

A study aimed to the localization, the introduction, the propagation and the cultivation of
Sicilian wild roses for ornamental uses was conducted during a three-year period. Their
potentialities were determined through the evaluation of some specific characteristics
(multiplicative, agronomic, eco-physiological) as well the aesthetic effect.
In 2008, seven autochthonous species were found in different areas of Sicily: Rosa canina
L., R. corymbifera Borkh, R. heckeliana Tratt., R. micrantha Borrer ex Sm, R. rubiginosa
L., R. sempervirens L., R. sicula Tratt. Regional distribution, natural habitats and biomorphological
features were described. Vegetative propagation (by cuttings) was also
tested using three rooting substrates (perlite, brown peat, perlite/peat 1:1, v/v) and two
naphtalen acetic acid concentrations (NAA, 0 and 4000 ppm).
In 2009, collected material was in vitro introduced through initial multiplication with four
benzyladenine levels (BA 0, 0.25, 0.5, 0.75 mg/L) and successive rooting by using three
indole acetic acid doses (IAA 0, 0.3, 0.6 mg/L). Seed propagation was also checked by
means of seeds that, after a 5-month cold storage, were sown directly or after physical
scarification with hot water for 30 or 60 seconds.
In 2010, plants derived from rooted cutting of R. canina e R. sempervirens were grown in
containers under drought stress by progressively reducing substrate water content (900,
600, 300 ml/plant) during irrigation; moreover, plants of R. sempervirens only were potcultivated
under salt stress by using irrigation water with increasing sodium chloride
content (NaCl 0, 40, 80 mM).
The present research showed that, among the studied accessions, R. canina resulted the
most diffused in the regional territory (found from 0 to 1500 m above sea level) followed
by R. sempervirens (from 100 to 800 m) which was the unique evergreen and reflowering
bush with a crawling trend; R. rubiginosa was the least common (over 1600 m only); R.
sicula evidenced the most compact habit as well as the shortest flowering period and ripe
fruits retention.
Higher rooting rates of cuttings (40.3%) were obtained with perlite/peat substrate and
NAA treatment; lower percentage (3.2%) were recorded on cuttings in brown peat and
with no auxin application; R. sempervirens cuttings showed the highest rooting rate
(32.6%), whereas those from R. rubiginosa the lowest values (0.8%).
Seed germination, as well as related parameters (mean germination time, number and
length of roots of seedlings), was not influenced by scarification treatments but only by
genotypes, with a high variability among species (from 98.6% in R. sempervirens to 0.2%
in R. heckeliana).
Micropropagation assay showed that in vitro multiplication phase was influenced by
genotype (R. canina was the most effective, three species were recalcitrant) and BA level:
rates increased (from 0.53 to 1.4 shoots/explant) according to the increase of hormone
concentration. In vitro rooting stage was also affected by genotype as well as IAA dose as
higher number of rooted plantlets was obtained with maximum auxin content for R. canina
(68.5%), and with the control for R. sempervirens (98.1%).
Trials of water deficit evidenced that higher stress level determined lower growth of
canopy and root of R. canina and R. sempervirens plants, as well reduced dry biomass
production and partitioning. Water stress negatively affected, by reducing average values,
plant water potential ( ) of both species (from -0.7 to -1.2 MPa) and main ecophysiological
activities (gas exchanges).
Salt stress experiment on R. sempervirens provided similar outcomes than those obtained
from drought trial as decreasing plant growth and biomass yield were recorded with the
increase of NaCl concentration in the irrigation water. Eco-physiological aspects were
partially influenced by the increasing salt content as some parameters (leaf relative water
content, stomatal conductance, transpiration) were significantly reduced, while others
(chlorophyll content, net photosynthesis) did not vary.
Description: 
Dottorato di ricerca in Ortoflorofrutticoltura
URI: http://hdl.handle.net/2067/2422
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