Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/2396
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dc.contributor.advisorGubiani, Rino-
dc.contributor.authorCividino, Sirio Rossano Secondo-
dc.date.accessioned2013-11-12T11:02:35Z-
dc.date.available2013-11-12T11:02:35Z-
dc.date.issued2010-12-20-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2067/2396-
dc.descriptionDottorato di ricerca in Meccanica agrariait
dc.description.abstractNonostante la rivisitazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, mediante l’adozione di un “Testo Unico” (DLgs 81/2008) che ne consenta la razionalizzazione e una maggiore efficacia delle tutele, il tema della sicurezza sul lavoro è ancora oggi poco affrontato. All’interno di questo contesto l’agricoltura è un settore poco studiato in Italia in cui le criticità ed i punti di incertezza sono ancora numerosi: solo nel 2008 gli infortuni mortali nel settore sono stati 121 - dato che pone l’agricoltura al secondo posto dopo l’edilizia. Un ulteriore elemento di criticità è dovuto dal fatto che, negli ultimi anni, l’azienda Agricola si sta evolvendo, passando da un luogo “chiuso” e dedito esclusivamente alla produzione ad un area “open”, fruibile, come le fattorie didattiche, gli agriturismi, gli spacci aziendali, in cui la natura e la gestione del rischio diventano elementi dinamici difficilmente affrontabili con la valutazione del rischio tradizionale, legata al solo concetto di agricoltura produttiva. Nasce quindi l’esigenza di dover sviluppare dei nuovi sistemi analitici e conoscitivi che valutino nell’insieme il complesso dell’azienda agricola. Lo studio, iniziato dal 2004 con un campione di 250 aziende, ha avuto come obiettivo specifico l’analisi puntuale di comparti differenti dell’agricoltura, da quello zootecnico al vitivinicolo, dall’agro-meccanico alle aziende multifunzionali e sperimentali, dal comparto orto-florovivaistico a quello della manutenzione del verde, per definire, progettare ed implementare sistemi di gestione che possano razionalizzare il processo sicurezza all’interno dell’azienda agricola. Dal punto di vista metodologico lo studio, sviluppato in base alla normativa tecnica e sulla sicurezza sul lavoro, è stato suddiviso in quattro parti: caratterizzazione del comparto, analisi conoscitiva, analisi comparativa, creazione di modelli di gestione del rischio. Sono stati inoltre confrontati i diversi settori definendo degli specifici profili di rischio e delle schede infortunistiche. Il protocollo sperimentale ha definito infine la realizzazione di modelli e software gestionali per la riduzione del rischio all’interno dei comparti analizzati. I risultati di sette anni di studi delineano un scenario agricolo ancora molto arretrato rispetto agli altri ambiti produttivi, solo il 25% delle aziende risultavano essere conformi al testo unico. L’aspetto infortunistico del campione denota una corrispondenza puntuale con i dati nazionali sia per forma di accadimento che per fattore causale. Lo studio, inoltre, partendo dall’analisi infortunistica e dalla valutazione del rischio, definisce alcune tipologie di punti critici quali il rischio interferenza, chimico e di gestione delle strutture ed attrezzature aziendali. Tra i settori analizzati, il contesto lavorativo zootecnico si caratterizza per l’alto rischio dato dalla non gestione degli aspetti formali e da un parco macchine datato e fuori norma. In conclusione, per il miglioramento della sicurezza e la soluzione delle criticità sopra delineate, si propone un approccio progettuale e gestionale, attraverso una sezione di linee guida per la progettazione in sicurezza dei luoghi di lavoro e delle attività lavorative nel settore Vitivinicolo, e software gestionali per l’autocontrollo e la riduzione di alcuni fattori di rischio. Solamente: seminando cultura, coltivando conoscenza si può raccogliere sicurezza.it
dc.description.abstractDespite the changes in the normative in law about health and safety at the workplace, with the introduction of the Legislative Decree 81/08 that allows a major rationalization and a great effectiveness of the guardianships, the theme of the safety at the workplace is still a little faced. Within this context, agriculture still remain a little studied sector, with still numerous critical points: in 2008, fatal accidents were 121 and this data that puts agriculture in second place after the building sector. A further critical element is represented by the evolution in the last years of traditional agricultural firms, which often assume the characteristics of "open firms", passing from a place "closed" and devoted exclusively to the production to an "open" area in which the nature and the management of the risk become dynamic elements hardly manageable with a traditional risk evaluation. The necessity to develop new analytical and cognitive systems so clearly emerges. The study, started in 2004 with a sample of 250 firms, had the specific aim of analyzing the different sectors of agriculture (the livestock sector, he wine production, the agro-mechanical, involving the multifunctional and experimental farms, the horticultural sector and the cleaning services and gardens maintenance), in order to define and improve management systems that can streamline the security process in a farm. Methodologically, the study, developed on the basis of the Law in force concerning the safety at the workplace, has been divided into four parts: characterization of the area of study, cognitive analysis, benchmarking, modeling of risk management. the different sectors were also compared in order to define specific risk profiles and fiches casualty. The experimental protocol has defined models and software for the risk reduction within the analyzed sectors. The results of seven years of studies underline that agriculture is still much backlog compared to other productive areas and only 25% of firms were in accordance with the law in force. Analyzing the accidents data, there is a timely correspondence with national data both for shape of occurrence and causal factor. The study, in addition, starting from the property-casualty analysis and from risk assessment, defines certain types of critical points such as the risk of interference, the chemical risk and the management of structures and equipment. Among the analyzed areas, the livestock working context is characterized by a high risk given by a lack in the formal aspects management and by a dated and non-standard machinery park. In conclusion, to improve safety and to overcome critical points, the study proposes a managerial approach, through a section of guidelines for planning the safety at the workplace in the wine producing sector, and managerial software for the self-control and the risk reduction. Only sowing culture, cultivating knowledge, we can collect safety.en
dc.language.isoiten
dc.publisherUniversità degli studi della Tuscia - Viterboit
dc.relation.ispartofseriesTesi di dottorato di ricerca. 23. cicloit
dc.subjectAgricolturait
dc.subjectSicurezza sul lavoroit
dc.subjectGestioneit
dc.subjectAgricultureen
dc.subjectSafety at the workplaceen
dc.subjectManagementen
dc.subjectAGR/09-
dc.titleGestione della sicurezza nel settore agricoloit
dc.title.alternativeSafety management in the agricultural sectoren
dc.typeDoctoral Thesisen
dc.rights.accessRightsinfo:eu-repo/semantics/openAccessen
item.fulltextWith Fulltext-
item.openairetypeDoctoral Thesis-
item.cerifentitytypePublications-
item.grantfulltextopen-
item.languageiso639-1it-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
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