Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/1229
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dc.contributor.advisorMilone, Alberta-
dc.contributor.authorSalvatori, Barbara-
dc.date.accessioned2011-02-23T10:08:08Z-
dc.date.available2011-02-23T10:08:08Z-
dc.date.issued2009-01-28-
dc.identifier.urihttp://hdl.handle.net/2067/1229-
dc.descriptionDottorato di ricerca in Tutela dell’ambiente, salvaguardia e valorizzazione del paesaggio, come patrimonio collettivo e rilevante interesse nell’etica contemporaneait
dc.description.abstractIn questi ultimi dieci anni il Tonno Rosso è stato oggetto di una eccessivo sforzo di pesca nel Mar Mediterraneo. Reti a strascico, arpioni e reti a circuizione hanno dato la caccia a questa specie, sotto la spinta della crescente domanda da parte del Giappone, che consuma il 40% della produzione mondiale di Tonno, maggiormente richiesto per la preparazione del sushi. Oggi le flotte di pescherecci usano equipaggiamenti sofisticati per scovare i banchi di Tonno, ricorrendo ad aerei da ricognizione e al rilevamento satellitare. L’ultima pratica nel Mediterraneo, gli allevamenti di Tonni, è il colpo di grazia per questa specie che sta rischiando l’estinzione commerciale. Le associazioni ambientaliste internazionali stanno chiedendo la chiusura immediata della pesca del Tonno, per permettere il ripopolamento della specie e controllare le attività di pesca. Occorrono delle misure di gestione che tengano conto delle avvertenze della comunità scientifica – per una pesca sostenibile a lungo termine – e la drastica riduzione delle flottiglie nel Mediterraneo. La mancanza di controlli sulle quantità di pescato e sulle attività di allevamento, così come sulla pesca illegale pongono in evidenza la necessità di misure di monitoraggio più severe. Queste dovrebbero prevedere: un programma di osservatori indipendenti per i controlli sia dei pescherecci che degli allevamenti; l’obbligatorietà di fornire informazioni dettagliate sugli allevamenti alla Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonnidi dell’Atlantico (l’organizzazione intergovernativa responsabile della tutela dei Tonnidi dell’Atlantico e dei mari adiacenti); una nuova taglia minima per gli esemplari pescati, per permettere il raggiungimento della maturità sessuale. Inoltre, di primaria importanza è l’adozione di un efficace piano di gestione per scongiurare la scomparsa della specie e l’istituzione di riserve marine per tutelare il Tonno Rosso e lo stesso Mar Mediterraneo.it
dc.description.abstractDuring the past decade the Bluefin Tuna has been exposed to rampant overfishing in the Mediterranean Sea. Longliners, harpooners, and purse seiners all targeted this species, driven by the high prices paid in Japan for sushi, which consumes 40% of global Bluefin Tuna. More recently, these fleets have used ever-more sophisticated means to find the tuna, including spotter planes and sonar equipment. The latest development, Tuna farming in the Mediterranean, is the final nail in the coffin for this endangered species. International enviromental associations are calling for a closure of the Mediterranean Bluefin Tuna fishery, to gain control of the fishery and allow the species to recover and save it from collapse. It is necessary to apply management measures that are closely based on scientific advice - for a healthy fishery in the long term - and to reduce the bloated capacity of Mediterranean Tuna fleets significantly. The lack of control over Bluefin Tuna fishing and the ranching activity as well as the extent of pirate fishing make it clear that stronger measures to control the fishing and ranching industries are needed. These should include: a strict and independent observer scheme for tuna fishing vessels and ranches; submission of accurate farming information to the International Commission for the Conservation of Atlantic Tunas (the inter-governmental fishery organization responsible for the conservation of tunas and tuna-like species in the Atlantic Ocean and its adjacent sea); a new minimum landing size that matches the sexual maturity of the species. The priority is a sensible management plan that does not drive the species to extinction and the creation of marine reserves to protect the Bluefin Tuna as well as the Mediterranean Sea.en
dc.language.isoiten
dc.publisherUniversità degli studi della Tuscia - Viterboit
dc.relation.ispartofseriesTesi di dottorato di ricerca. 20. cicloit
dc.subjectTonno rossoit
dc.subjectMar Mediterraneoit
dc.subjectPressione di pescait
dc.subjectRischio di estinzioneit
dc.subjectPesca illegaleit
dc.subjectBluefin tunaen
dc.subjectMediterranean Seaen
dc.subjectOverfishingen
dc.subjectRisk of collapseen
dc.subjectIllegal fishingen
dc.subjectM-GGR/02-
dc.titleIl Tonno rosso, una specie in pericolo: violenze, devastazione ecologica e abusi nel Mediterraneoit
dc.title.alternativeThe Bluefin tuna, an endangered species: violence, ecological ravage and illegal activity in the Mediterranean Seaen
dc.typeDoctoral Thesisen
item.fulltextWith Fulltext-
item.openairetypeDoctoral Thesis-
item.cerifentitytypePublications-
item.grantfulltextopen-
item.languageiso639-1it-
item.openairecristypehttp://purl.org/coar/resource_type/c_18cf-
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