Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: http://hdl.handle.net/2067/1107
Titolo: La Pinacoteca Capitolina nel Settecento: ordinamento e conservazione
Altri titoli: The Pinacoteca Capitolina in the 18th Century: organization and conservation
Autori: Marinetti, Raffaella
Parole chiave: Pinacoteca Capitolina;Storia dei musei;Restauro di dipinti;History of museums;Painting restoration;L-ART/04
Data pubblicazione: 15-mar-2010
Editore: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Serie/Fascicolo n.: Tesi di dottorato di ricerca. 22. ciclo
Abstract: 
La ricerca si concentra sull'organizzazione della Pinacoteca Capitolina nel Settecento, dimostrando la connessione di certi aspetti della sua gestione con il quadro generale della coeva storia delle tecniche del restauro pittorico a Roma. La constatazione che gli studi sinora condotti sia sul versante della storia del restauro, sia per quanto concerne la nascita delle istituzioni museali, toccano solo marginahnente questi elementi per il secolo in questione, imponeva infatti una ricognizione sistematica. Il contesto romano è solo fugacemente ricordato nella bibliografia fmora esistente, come il luogo di formazione di alcuni restauratori. Ciò risulta sorprendente soprattutto se si tiene conto che, dopo questo loro periodo di apprendistato, proprio essi erano spesso chiamati a prestare la loro opera presso le più importanti collezioni d'arte italiane ed europee: un fatto che dimostra la validità e il riconoscimento di quella scuola, ma anche di quel contesto professionale, e di quel metodo di lavoro, nell'Europa del tempo. Ne sono un esempio pa1mare le vicende legate a molti artigiani del tempo, quali Domenico Michelini, e le polemiche sull'impiego della vernice a chiara d'uovo adottata da Margherita Bernini. Un quadro generale rispetto al quale i Custodi e altri personaggi che prestarono la opera per e dentro la Pinacoteca non erano affatto estranei.
La rilevanza del ruolo di Roma nel campo del restauro, come nel panorama culturale ed artistico del XVIII secolo, appare del resto cOlTelato anche alla fondazione della Pinacoteca Capitolina. L'istituzione romana rappresenta infatti un'importante novità, non solo per la città pontificia, ma anche per la storia museale europea in genere. Si tratta, in effetti, della prima sezione di un organismo museale pubblico dedicata esclusivamente ai dipinti. Nonostante questa sua indubbia peculiarità, ancora oggi questa istituzione non è riconosciuta come tale, forse proprio perché di essa sono rimasti tuttora inesplorati molti degli aspetti organizzativi e pratici legati alla sua primitiva vita settecentesca, quelli appunto più strettamente connessi alla sua originaria formazione. Constatata la quasi totale mancanza di documentazione che riguarda la Galleria nel Settecento, l'obiettivo principale, è stato dunque quello di avviare un'indagine archivistica che tentasse, in primo luogo, di colmare questa lacuna. E stato tuttavia necessario rintracciare prima di tutto i dati biografici e storici utili ad approfondire sia le specifiche funzioni svolte dai singoli personaggi all'interno della Pinacoteca, sia le mansioni e i ruoli da questi effettivamente svolti. La ricerca, dunque, ha focalizzato l'attenzione su molta documentazione inedita, relativa alla nascita della Pinacoteca Capitolina, esaminando tuttavia anche tutta la bibliografia esistente, con un percorso di studi che ha consentito di fondare il quadro sommariamente esposto poc'anzi su dati concreti, e di precisarlo nei suoi dettagli, partendo dagli aspetti già noti della storia di questa istituzione.

This dissertation focuses on the organization of the Pinacoteca Capitolina in the XVIII century and examines the relationship between this museum's administration and the contemporary development of painting restoration in Rome. It aims at filling a void left both in previous studies done by historians of restoration and in ones done by museologists, which only touch only briefty on the subject of XVIII century restoration and pay little attention to the developments underway in Rome in this period. The lack of attention to the Roman scenario is particularly surprising, since a good number of the restorers caIled in to restore paintings in the most important collections across ltaly and Europe in the 1700's learned their trade in Rome. The career of the restorer Domenico Michelini makes a good example and the same can be said about the controversy conceming Margherita Bernini's use of egg white as a varnish, both cases that also involved the Pinacoteca's curators, staff and collaborators.
The importance of Rome in the field of restoration, and in the generai culturaI and artistic panorama of the XVIII century is in fact linked to the founding of the Pinacoteca Capitolina. This Roman institution represents an important novelty not only for the city itself, but also for the history of European museums. It had in fact the first public museum deparbnent dedicated entirely to painting. In spite of this undoubted peculiarity, this institution has rarely been given due recognition, perhaps precisely because scholars have never bothered to examine the organizational and practical aspects of its' inaugurai period in the seventeenth century. In order to fill the void of documentation concerning this gaIlery in the 1700's, in-depth lll"chivaI research was done for this dissertation, along with the biographical and historicaI research necessary to understand the specific roles played by individuals within the Pinacoteca. The dissertation is thus based not only on unpublished archival documentation concerning the birth of the Pinacoteca Capitolina, but also on the bibliographicaI sources on the subject, starting from known aspects of the history of tbis institution. This method of study has enabled the author to draw a clear outline of the generai context based on solid documentation and to fill it out in great detail.
Acknowledgments: 
Dottorato di ricerca in Memoria e materia delle opere d'arte attraverso i processi di
produzione, storicizzazione, conservazione, musealizzazione
URI: http://hdl.handle.net/2067/1107
È visualizzato nelle collezioni:Archivio delle tesi di dottorato di ricerca

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