Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/103
Title: Individuazione di substrati e di fertilizzanti nella produzione di piantine da trapianto da destinare alla coltivazione in biologico
Other Titles: Individualization of substrates and fertilizers for organic lettuce tranplant production
Authors: Possanzini, Gabriella
Keywords: Fibra di cocco;Substrati;Vivaismo;Compost;Coir dust;Substrates;Nursery;AGR/04
Issue Date: 8-May-2006
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 17. ciclo
Abstract: 
La problematica relativa ai substrati colturali riveste un’importanza strategica nel campo dell’orticoltura biologica. Il punto debole di questo settore è rappresentato dalla fase del vivaio che risente ancora di un alto grado di empirismo e della incertezza normativa riguardante i substrati colturali oltre alla problematica relativa alla certificazione di sementi e materiale di propagazione vegetativa da agricoltura biologica.
Per quanto riguarda più propriamente la presente tesi, la caratteristica dei substrati rimane uno dei problemi più pressanti del settore. In commercio si trovano già terricci certificati per l’utilizzo in biologico, composti da torbe e altri materiali ammessi dal regolamento comunitario del settore.
L’esigenza della sostituzione della torba, fonte non rinnovabile, è ancora un problema irrisolto. La torba, infatti, risulta essere il substrato più richiesto da coloro che operano nel settore e tale esigenza ha determinato, nel corso degli anni, un intenso sfruttamento delle già limitate torbiere con diminuzione della qualità, incremento del prezzo ed esaurimento progressivo delle fonti di approvvigionamento. Nasce così la necessità di sostituire questo materiale di coltura con altre fonti organiche di più opportune caratteristiche economiche.
Lo scopo della presente tesi è stato l’individuazione e la messa a punto di substrati organici alternativi alla torba per la produzione di piantine nella fase del vivaio, da destinare alla coltivazione biologica. Ulteriore scopo è stato quello della messa a punto della dose ottimale di fertilizzante organico.
Nell’ambito della tesi sono state condotte prove in serra allo scopo di individuare e mettere a punto substrati organici alternativi alla torba per la produzione di piantine da trapianto, da destinare alla coltivazione biologica.
Il primo risultato ottenuto ha fornito l’indicazione della possibilità di utilizzare come substrato una miscela di torba e fibra di cocco e una dose di concime (guano) di 2,5 g/ l. L'andamento proporzionale diretto con cui è aumentato il rapporto root/shoot, confermerebbe quanto già rilevato in studi precedenti a proposito dell'incremento dello sviluppo radicale nelle tesi contenenti la fibra di cocco. Tale effetto positivo sarebbe da ricondurre alla presenza nel substrato di sostanze rizogene (es. acido idrossibenzoico). Questo sarebbe un effetto dai risvolti senz'altro favorevoli all'attecchimento delle giovani piantine per il trapianto. Nella stessa prova si è anche osservata un'interazione negativa statisticamente significativa tra la dose di guano applicata e la percentuale di germinazione dei semi, probabilmente attribuibile ad un aumento della CE nelle tesi con le dosi più elevate di guano.
Nella prova successiva, atta ad individuare tra diverse possibilità di miscela delle due componenti di substrati, la migliore in presenza della dose di fertilizzante individuata nella prova precedente, la miscela ottimale è stata individuata nel 50% torba e 50% fibra di cocco.
I risultati ottenuti in questa ricerca forniscono l’indicazione che la percentuale ottimale di fibra di cocco rispetto alla torba, è quella che prevede un suo utilizzo indicativamente al 50%. Infatti il migliore risultato produttivo, in termini di peso fresco, si è avuto tra le due tesi (3:2) e (2:3), con un picco di produzione approssimativamente in corrispondenza del 50% fibra di cocco e 50% di torba.
Per quanto riguarda la prova che ha previsto l'uso di due fertilizzanti organici di coprtura, l'uso di questi del Supernat 93 a base di borlanda fluida ed Azomin carniccio fluido in sospensione, è stato dettato dai risultati ottenuti nelle prove precedenti, riguardanti la dose di guano e della miscela di substrato ottimali, ed è stata impostata con lo scopo di migliorare la qualità totale delle piantine. L'uso dei fertilizzanti in copertura pur determinando un maggiore sviluppo epigeo, ha ridotto il rapporto root/shoot, compromettendo l'equilibrio ottimale tra la parte aerea e quella radicale, equilibrio fondamentale per il successivo trasferimento delle piantine in campo.
Per quanto riguarda l’ultima prova, che ha previsto una sostituzione parziale della torba con un compost di qualità proveniente da residui della lavorazione dell’industria agrumicola, è stata verificata, tra le altre, la possibilità dell’utilizzo al 100% di compost. Questa scelta è stata dettata da risultati estremamente positivi ottenuti precedentemente in una prova di allevamento su “fuori suolo” (Calabretta et al., 2004; Pierandrei et al., 2002). Le piante allevate sul compost avevano mostrato un aumento statisticamente significativo di tutti i parametri biometrici, rispetto alle piante di controllo su torba, fornendo i primi risultati di utilizzo di questo tipo di compost per l’allevamento in fuori suolo e in completa sostituzione della torba.
Probabilmente l’esigua dimensione dei contenitori utilizzati per il vivaismo, ha determinato la necessità di ridurre le dimensioni dei residui della potatura, che in un contenitore più ampio, come quello dell’allevamento senza suolo, ha modificato una proprietà fondamentale come l’aereazione del substrato. Alla luce di ciò, probabilmente l’uso di questo compost nella fase di vivaio necessita di una ulteriore messa a punto. E’ stato possibile individuare comunque una dose di utilizzo in 25% compost + 75% di miscela fibra di cocco + torba (1:1).
Dall’insieme dei risultati ottenuti si può concludere che è possibile la sostituzione anche parziale della torba, con un substrato costituito da una miscela torba – fibra di cocco al 50% (v/v), con fertilizzante guano alla dose di 2,5 g/l, senza necessità di utilizzo di fertilizzante organico di copertura. In alternativa si può valutare la possibilità di sostituire ¼ della miscela con compost di qualità. Si otterrebbero così risultati produttivi e qualitativi in linea con gli standard del settore, contribuendo ad una sostanziale riduzione dell’uso della torba.

The vegetable transplant industry in Italy relies entirely on soilless media, predominantly peat moss and vermiculite as a substrate for plant production. Coconut pith or coir is a waste product of the coconut industry and has been promoted or considered as a substitute for natural peat in growth media due to its suitable physical and chemical properties. Coir has been tested as an horticultural medium for several ornamental crops while little work has been done with coir as a medium component in vegetable transplant production, especially lettuce.
Moreover in Italy, citrus processing industry transforms, every year, 1,000,000 tons of citrus fruits, with a production of 600,000 tons of pastazzo, a mixture of pulp and peel, which is the main residue of citrus squeezing treatment. Citrus waste management represents an environmental and economic problem, which can be overcome through compost production and its utilization as soilless substrates, in substitution of peat.
The aim of this study was to set up organic substrates and the optimal rate of fertilization with guano based organic fertilizer for the nursery production of transplant seedlings.
Four greenhouse trials were conducted at the experimental farm of Tuscia University (Italy) using media prepared from peat and coir (v/v), the last trial was carried out with a substratum prepared by mixing peat and coir (v/v) and a compost from citrus processing industry.
In the first trial styro-foam transplant trays were sown in three type of medias (100% pith, 100%coir or a blend composed by 50% pith + 50% coir (v/v), combined with three levels of guano based organic fertilization (2.5, 5, 7.5 g/l) with Malidor‘ lettuce (Lactuca sativa L.) seeds. In the second year the trial was conducted using mixtures containing different percentages of coir and peat with the aim of individuate the optimal composition of the blend. The third trial was conducted using some organic fertilizers (Supernat 93 and Azomin) as cover fertilizers. In the fourth trial the mixture resulted the optimal, 50% peat and 50% coir (v/v), was used in combination with different percentages of the compost deriving from the residues of citrus processing industry. Plant growth measurements of the 3-week-old lettuce plants were recorded including fresh and dry weight yield, leaf area, shoot:root ratio and chlorophyll concentration.
The results showed that the rate of 2.5 g/l was the optimal for the guano based organic fertilization, the optimal percentage composition of the media containing around 50% coir and 50% peat. Compost gave the better results mixing 25% compost and 75% of the blend (50% peat + 50% coir).
These results showed that it is possible to use a media containing 50% coir and 50% peat as an alternative medium to peat in organic transplant production, with guano based organic fertlization (2.5 g/l), moreover it is possible to use a media obtained mixing this mixture (75%) and 25% of compost from citrus industry.
Description: 
Dottorato di ricerca in Ortoflorofrutticoltura
URI: http://hdl.handle.net/2067/103
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