I TEATRI
Una delle occasioni sociali preferite nella Londra georgiana era l'attività teatrale. Durante il periodo del governo puritano (1642-1660) i teatranti si erano visti costretti ad interrompere gli spettacoli. Il ritorno del re Charles II nel 1660 ebbe come conseguenza un'immediata riapertura degli stabili e, nonostante l'invettiva del reverendo Collier nel 1698 contro l'oscenità del teatro (Short View of the Immorality and Profaneness of the English Stage), fu un momento di grande sviluppo. Questa spinta non fu bloccata dai monarchi successivi almeno fino al 1737, data in cui il primo ministro Robert Walpole fece approvare il Licensing Act, ritirando le licenze a tutti i teatri della città e concedendole soltanto a due play-houses, alle quali venne dato l'appellativo di «Theatres Royal»: Drury Lane e Covent Garden.1
La stagione iniziava alla fine di settembre e terminava alla fine del mese di giugno.2 In questo arco di tempo Londra si riempiva di nobili e turisti, i quali si intrattenevano guardando spettacoli di ogni genere nei numerosi luoghi di ritrovo offerti dalla città.3
1 Paolo Bertinetti, Storia del teatro inglese dalla Restaurazione all'Ottocento, Torino, Einaudi, 1997, pp.3-12
2 Frances Burney, Evelina, 2000a, nota 1, p. 114.
3 Richard D. Altick, The Shows of
London, “From Cabinets
to Museums, I: 1600-1750”, pp.5-21 e “From Cabinets to Museums, II:
1750-1800”,
pp. 22-33.