MARYLEBONE GARDENS
Situati nella zona di Westminster, i Marylebone Gardens (conosciuti anche come "Marybone", pronuncia volgare del nome degli stessi) aprirono nel 1650 per ospitare incontri di bear-baiting (attività che prevedeva l'attacco di un orso da parte di una squadra di cani addestrati) e di cock-fighting (gare tra coppie di galli ammaestrati proprio con lo scopo di combattere fino a quando uno dei due non uccideva l'altro). Successivamente i Marylebone Gardens diventarono un punto di ritrovo per i banditi della zona.
Soltanto nel 1738, in seguito ad un allargamento del territorio dei giardini, questi ultimi vennero aperti come pleasure garden1, in competizione con il Vauxhall e il Ranelagh. Il biglietto per entrare costava uno scellino (proprio come al Vauxhall), anche se poteva raggiungere i tre shillings o tre shillings and a sixpence nel caso in cui la serata prevedesse spettacoli particolari e costosi2. Per i frequentatori più assidui era prevista la possibilità di acquistare un season ticket al prezzo di mezza ghinea che permetteva l'accesso per tutta la stagione3.
Thomas Hornor (artista specializzato nel ridipingere le residenze estive dei nobili) riuscì con una serie di specchi ed illusioni ottiche a far apparire i Marylebone Gardens molto più grandi della loro effettiva superficie di appena 4 acri. Al loro interno vennero scavate delle strade e la terra ottenuta dagli scavi venne utilizzata per formare dei piani leggermente rialzati rispetto all'altezza del terreno. Queste terrazze furono poi decorate con fiori e piante esotiche. I giardini furono praticamente isolati dall'esterno da una fila di alberi lunga circa 20 piedi (circa 6 metri) che ne delimitava il perimetro. Così facendo Hornor creò uno spazio verde separato dal resto della città.4.
Come gli altri pleasure gardens di Londra, i Marylebone Gardens offrivano numerosi intrattenimenti come viali in cui passeggiare, costruzioni di grande classe quale la Great Room e, naturalmente, concerti. Il ruolo dell'orchestra era fondamentale per offrire una serata di qualità e diventò un vanto per il luogo. Verso la metà del XVIII secolo il compositore Samuel Arnold fece diventare i giardini un vero centro musicale. Inoltre molto apprezzate erano le messinscena di burlettas, spettacoli di opere comiche italiane recitate però in inglese5.
L'attrazione principale era rappresentata dai fuochi d'artificio, realizzati periodicamente. Una delle esibizioni più famose fu quella data nel 1772 da Giovanni Battista Torre6. Il fuochista italiano, conosciuto all'epoca per aver creato un grande spettacolo pirotecnico per le nozze di Maria Antonietta e Luigi XVI nel 1770, fu director of spectacular entertainments dal 1772 al 1774. Egli curava personalmente gli shows e divenne noto per le cosiddette "Exhibitions of Torre", rappresentazioni in cui ballerini e attori insieme sullo stesso palco mimavano alcune scene tratte dai miti classici. Sullo sfondo, i fuochi artificiali creavano effetti unici, tanto da rendere queste esibizioni famose in tutta Londra.
Il successo dei Marylebone Gardens fu intenso, ma molto breve. Il declino iniziò nel 1775 e obbligò nel 1776 alla chiusura dei giardini7.
1 Burney, Evelina, 2004, nota 63, p. 479.
2 Burney, Evelina, 2000b, nota 233, p. 443.
3 Burney, Evelina, 2004, nota 63, p. 479.
4 Altick, The Shows of London, p. 147.
5 Burney, Evelina, 2000b, nota 233, p. 443.
6 Altick, The Shows of London, p. 96.
7 Burney, Evelina, 2000b, nota 233, p. 443.