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           KING'S OPERA HOUSE

La King's Opera House fu costruita nello Haymarket tra il 1704 e il 1705 su disegno del commediografo e architetto John Vanbrugh. Nel corso della sua storia il teatro ha subito numerose trasformazioni e ha cambiato più volte nome, seguendo il sesso dei diversi monarchi inglesi. Durante il regno della regina Anne fu chiamato Queen's Theatre. Dal 1714 (anno in cui fu incoronato George I) al 1837 fu conosciuto come King's Theatre. Dal 1837 al 1901, sotto la regina Vittoria, cambiò il nome in Her Majesty's Theatre e dal 1901 al 1952 fu chiamato His Majesty's

Mappa del primo King's Theatre da www.imagesonline.bl.uk/britishlibrary/controller/subjectidsearch?id=8070&&idx=1&startid=3442 ultima consultazione 18 marzo 2007.Il 14 dicembre 1704 John Vanbrugh e lo scrittore William Congreve ricevettero da parte della regina Anne l'ordine di formare una compagnia teatrale che s'installò nello Haymarket. La King's Opera House aprì il 9 aprile 1705 con The Loves of Ergasto, uno spettacolo di opera italiana1. È proprio l'opera (soprattutto italiana) che distingue l'attività del teatro nel corso di tutto il XVIII secolo2. L'inizio non fu dei migliori e la prima stagione fu un vero fallimento. Congreve si ritirò dalla gestione e Vanbrugh fu costretto a continuare da solo. 

Dall'esterno il teatro aveva l'aspetto di un grande rettangolo costruito in mattoni, lungo 130 piedi e largo 60 (quasi 40 metri per 18). Nella parte superiore della struttura c'erano delle finestre ovali e appena sotto una serie di archi faceva da cornice a porte e finestre. L'interno era in legno. L'auditorium, semiovale, era caratterizzato dalla presenza di numerose coppie di colonne in stile corinzio. Ogni coppia faceva da supporto ad un piedistallo su cui era posta una statua. Partendo dall'architrave dei pilastri, alcuni archi disegnati in prospettiva salivano fino alla parte superiore del teatro dando l'impressione che gli archi stessi poggiassero sul colonnato. 

Il soffitto a cassettoni e le pareti erano decorate a opere trope l'oeil. L'archivolto era in parte nascosto da una velatura3. Le vaste dimensioni del teatro gli conferivano un'aria maestosa, ma andavano a svantaggio della qualità degli spettacoli poiché, essendo il pubblico seduto molto lontano dal palcoscenico, era difficile distinguere i personaggi interpretati e sentire le battute. Una caratteristica del teatro era la long room, una grande stanza la quale, come indicato dal suo stesso nome, era famosa per la sua lunghezza. Vi si entrava da un ingresso su Market Lane. La long room era generalmente usata per i balli in maschera.

La King's Opera House costituiva un'alternativa agli altri teatri della città, tanto che nel 1719 gli attori del Drury Lane Theatre, in seguito ad una rivolta, andarono a lavorare per un breve periodo nello Haymarket. La situazione economicaKing's Theatre da http://en.wikipedia.org/wiki/John_Vanbrugh ultima consultazione 18 marzo 2007. peggiorò nel 1737, quando il Licensing Act concesse il permesso reale per continuare l'attività teatrale soltanto al Drury Lane Theatre e al Covent Garden Theatre. Nel 1766, ottenendo l'approvazione del re, la King's Opera House divenne il terzo teatro autorizzato di Londra4. Dal 1773 al 1778 la gestione fu nelle mani di Frances Brooke, drammaturga e di Mary Ann Yates, attrice5

Dal 1778 Richard B. Sheridan e Thomas Harris (già gestore del Covent Garden) si occuparono dell'organizzazione6. Nello stesso anno il teatro fu ristrutturato da Robert Adam7 e nel 1782 il lavoro dell'architetto Michael Novosielski  cancellò quasi completamente l'opera di Vanbrugh; l'unica traccia che rimase della vecchia struttura fu il passaggio in pietra posto sotto i pits. La King's Opera House fu ricostruita secondo il gusto italiano, con un'ampia platea e dei boxes non molto alti disposti a ferro di cavallo. C'erano tre file di boxes, ognuna delle quali conteneva 34 palchetti. Ogni box era un quadrato il cui lato misurava  6 piedi (circa 1 metro e 80 centimetri metri) ed era alto circa 7 piedi (circa 2 metri e dieci centimetri). La limitata altezza dei boxes permetteva da un lato una migliore visione del palcoscenico da parte di coloro che sedevano nella first gallery (essendo ad un'altezza intermedia la fruizione dello spettacolo era buona), ma, dall'altra, influiva negativamente sull'acustica. La visione del palco quindi era perfetta, ma era quasi impossibile riuscire a capire i dialoghi. I frequentatori della second gallery invece, essendo questa posta nella parte più alta dello stabile, sentivano perfettamente le battute degli attori, ma erano talmente lontani dal palco che potevano a malapena distinguere i personaggi. Nella sua ristrutturazione Novosielski incluse anche la long room, dotandola di una piattaforma per l'orchestra e creando dei corridoi per poter accedere direttamente ai boxes, senza uscire all'esterno. Costruì anche una doppia scala che permetteva di raggiungere i piani più alti del teatro. 

Il 17 giungo 1789 il teatro bruciò completamente in un terribile incendio di origine dolosa, ricordato in una testimonianza dell'epoca:

Few minutes before ten at night, a most dreadful fire broke out . . . at the time when many of the performers were practising a repetition of the dances which were to be performed the next evening. The fire burst out instantaneously at the top of the Theatre, and the whole roof was in a moment in a flame. It burnt with so much rapidity, that while the people were running from the stage, a beam fell from the ceiling. The fire soon communicated to all parts of the house, and, from the nature of the articles with which it was filled, the blaze soon became tremendous8.

Il 26 marzo 1791 il teatro riaprì, questa volta con il nome "King's Theatre", sempre su disegno di Novosielski. All'epoca era il più grande teatro di Londra. Nel 1791 il Drury Lane Theatre venne demolito e per circa tre anni  la compagnia si esibì nel King's Theatre poiché il Drury Lane era in fase di ricostruzione 9. Il King's Theatre era lungo 170 piedi (quasi 52 metri) e largo 90 (circa 27 metri e mezzo) e occupava lo spazio del teatro costruito da Vanbrugh, della long room e di alcune stanze accanto. Il palcoscenico era sempre di forma allungata. Si poteva entrare dall'ingresso nello Haymarket, da cui si accedeva alla struttura grazie ad una magnifica scalinata che univa il teatro all'atrio antistante. Non appena varcata la porta una rampa di scale scendeva fino alla platea, mentre altre due rampe laterali conducevano fino al secondo piano dove un corridoio a ferro di cavallo portava ai boxes, a due piccoli atri comunicanti, ad una stanza ottagonale e ad una rotunda. Quest'ultima fu costruita perfettamente al centro dell'asse principale del teatro. Dall'ingresso in Market Lane si accedeva ad una hall che, grazie a delle scale, portava alla rotunda. L'auditorium era caratterizzato dalla forma a ferro di cavallo. Il palcoscenico era circondato da tre file di 37 boxes ciascuna.  Al piano superiore c'era la gallery divisa in 13 spazi per lato. La parte centrale del quinto piano fu lasciato vuoto per dare maggiore altezza alla gallery. Il proscenio era separato dalla platea da un arco, il quale poggiava su una trabeazione, a sua volta sorretta da molte paia di colonne corinzie. Tra numerose paia di colonne erano posizionate le porte che conducevano al proscenio e, sopra di loro, due boxes. L'arco era parzialmente coperto, particolare che avvicina il proscenio disegnato da Novosielski a quello di Vanbrugh. All'esterno, la parte più bassa del teatro era decorata da una serie di archi rustici, mentre nella parte superiore faceva bella mostra di sé un colonnato dorico. Tra le colonne furono costruite delle finestre10

Tra il 1816 e il 1818 il King's Theatre fu modificato da John Nash e George Repton. L'auditorium raggiunse una capacità di 2.500 persone. Nel 1830 fu conosciuto come Italian Opera House e nel 1837 come His Majesty's Theatre, Italian Opera House. Nel 1867 fu distrutto da un incendio. Fu ricostruito tra il 1868 e il 1869 e riaprì come Her Majesty's Theatre. Nel 1896 fu ricostruito di nuovo, dopo esser stato demolito. Il 28 aprile 1897 il teatro riaprì con la stessa struttura visibile oggi11.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 http://british-history.ac.uk/report.asp?compid=40570 ultima consultazione 05 febbraio 2007.

2 Burney, Evelina, 2000b, nota 38, p. 417.

3 http://british-history.ac.uk/report.asp?compid=40570 

4 http://en.wikipedia.org/wiki/Haymarket_Theatre ultima consultazione 05 febbraio 2007.

5 Burney, Evelina, 2004,  nota 32, p. 455.

6 Burney, Evelina, 2000b,  nota 38, pp. 417-418.

7 www.arthurlloyd.co.uk/HerMajestysTheatre.htm ultima consultazione 04 marzo 2007.

8 http://british-history.ac.uk/report.asp?compid=40570 

9 /www.arthurlloyd.co.uk/HerMajestysTheatre.htm 

10 http://british-history.ac.uk/report.asp?compid=40570 

11 www.arthurlloyd.co.uk/HerMajestysTheatre.htm