Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/2454
Title: Diversità e conservazione di piante europee minacciate
Other Titles: Diversity and conservation of european threatened plants
Authors: Olmati, Cristina
Keywords: Diversità;Conservazione;Piante;Santolina;Hottonia;Primula;Diversity;Conservation;Plants;BIO/02
Issue Date: 8-Mar-2011
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 23. ciclo
Abstract: 
La chiave per la protezione e la gestione di una specie rara è di avere una solida conoscenza della
sua ecologia e delle sue caratteristiche distintive (a volte chiamate la sua storia naturale), della
biologia delle sue popolazioni, dei processi dinamici che influenzano le dimensioni e la
distribuzione delle sue popolazioni.
Armati di tali informazioni, possiamo identificare in maniera efficace i fattori che pongono tale
specie a rischio e di lavorare nel modo adeguato verso la sua salvaguardia.
In tale contesto si inserisce il presente lavoro finalizzato ad una maggiore comprensione della
diversità genetica e della biologia riproduttiva di specie vegetali minacciate della flora europea. Lo
studio è stato condotto con particolare attenzione all'analisi della struttura e variabilità genetica
delle loro popolazioni e alla valutazione della capacità germinativa dei semi delle stesse.
I taxa studiati sono: (i) specie italiane ed alcune iberiche del genere Santolina (Asteracee) che,
soprattutto in Italia, presentano un areale relitto e sono minacciate perché spesso rappresentate da
una singola o da poche popolazioni; (ii) Hottonia palustris, una primulacea propria delle zone
umide che vive in raccolte d’acqua ferma e poco profonda, specie vulnerabile a causa della forte
riduzione del suo habitat naturale; (iii) la primula di Palinuro (Primula palinuri), endemismo delle
coste tirreniche meridionali, vulnerabile per l’attuale ristrettezza e discontinuità del suo areale,
causato dal crescente impatto antropico e in particolare dall’espansione e dallo sviluppo
esponenziale del turismo balneare.
Lo studio della variabilità e diversità genetica come pure le ricerche sulla capacità germinativa dei
semi hanno permesso di approfondire le conoscenze sullo stato di conservazione delle popolazioni
delle specie in esame. Nello specifico gli esperimenti effettuati hanno permesso di mettere in luce
che alcune delle popolazioni indagate pur mostrando bassi valori di variabilità genetica dovuti alle
ridotte dimensioni conservano ancora una buona capacità germinativa. Dagli stessi esperimenti è
emerso invece che per le restanti popolazioni le dimensioni ridotte determinano parametri di
variabilità genetica ridotti e altrettanti ridotti tassi di riproduzione.
Durante lo svolgimento degli esperimenti atti a valutare la capacità germinativa dei semi è stato
possibile raccogliere dati anche sulle le fasi di sviluppo successive alla germinazione nonché dati
sulla capacità da parte degli individui ottenuti di rispondere alle condizioni di crescita utilizzate. Gli
ottimi risultati ottenuti ci permettono di affermare che la propagazione da seme per tutte le specie
indagate potrebbe essere un metodo praticabile anche in previsione dell’attuazione di progetti di
2
ripristino (ripopolamento/reintroduzione) di popolazioni geneticamente erose e demograficamente
in declino.
Infine, le stesse analisi genetiche, hanno fornito dati importanti e utili alla comprensione dei
processi evolutivi e dei meccanismi di speciazione dei taxa studiati permettendo di approfondirne la
conoscenza anche a livello tassonomico.

The key to preserve a rare species is to have a firm grasp of its ecology and distinctive
characteristics (sometimes called its natural history), and of its population biology, the dynamic
processes that affect population size and distribution. Armed with information about a species
natural history and population biology, we can more effectively identify factors that place that
species at risk and work effectively toward safeguarding it.
In this framework the present work is aimed at better understanding the genetic diversity and the
reproduction biology of endangered plant species of European flora. The study has been conducted
with particular attention to the analysis of population genetic structure and variability and the
evaluation of seed germination capacity.
Examined species are: (i) taxa of genus Santolina (Asteraceae) from Italy, Sardinia and Spain, all
vulnerable because they have a relict range and are represented by one or few populations; (ii) the
water violet, Hottonia palustris, that grows in wetlands (shallow, stagnant/slow flowing freshwater
systems) vulnerable because its habitat has been severely reduced; (iii) Palinuro primrose (Primula
palinuri), endemic species to the southern Tyrrhenian coast, vulnerable because the increasing
human activities and especially the expansion and exponential growth of beach tourism endanger its
narrow and discontinuous range.
The study of genetic diversity and variability as well as researches on seeds germination helped to
deepen the knowledge on the conservation status of the populations studied. Specifically, the
experiments have allowed us to highlight some of the examined populations while showing low
levels of genetic variability due to the small size still have a good germination ability. On the other
hand, the same experiments showed that the reduced size of the remaining populations determine
reduced genetic variability and reduced reproduction rates.
During the course of seed germination experiments, it was also possible to collect data on the stages
of plant development and on capability of individuals obtained to respond to the growth conditions
used. The excellent results obtained, allow us to affirm that the propagation from seed for all
species investigated may be a viable method for restoration projects (restocking/reintroduction) for
populations exhibiting genetic erosion and demographic decline.
Finally, the genetic analyses have provided new important data to understand the evolutionary
processes and the speciation mechanisms of studied species allowing to deepen their knowledge
even at the taxonomic level.
Description: 
Dottorato di ricerca in Evoluzione biologica e biochimica
URI: http://hdl.handle.net/2067/2454
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