Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/242
Title: Strategie per la riduzione dello stress salino in piante orticole
Other Titles: Strategies for salt stress reduction in horticultural crops
Authors: Zuccarini, Paolo
Keywords: Stress;Salinità;Consociazione;Alofite;Micorrize;Silicio;Salinity;Consociation;Alophytes;Mycorrhizae;Silicon;AGR/04
Issue Date: 30-Nov-2007
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 18. ciclo
Abstract: 
Scopo del lavoro è stato confrontare diverse strategie agronomiche per l’induzione di tolleranza allo stress salino in colture orticole. Durante il primo anno si sono testati gli effetti della consociazione con diverse specie di piante alofite (Salsola soda L., Atriplex hortensis L. e Portulaca oleracea L.), indicate per la loro tendenza all’assorbimento e all’accumulo di ioni Na e Cl, nella coltivazione di pomodoro (cv. “Jama”) in condizioni di salinità del terreno o dell’acqua di irrigazione. La consociazione con Portulaca si è dimostrata la più efficiente, consentendo i più alti valori di crescita e di rese delle piante di pomodoro tra le tre combinazioni di allevamento. Alla luce di questi risultati, nel corso del secondo anno è stato condotto un nuovo esperimento volto a confrontare gli effetti, in condizioni di salinità, della consociazione di pomodoro (cv. “Caramba”) con Portulaca seminata a diverse epoche rispetto al trapianto del pomodoro stesso. Le rese e le crescite migliori si sono ottenute per le tesi in cui la Portulaca aveva subito una semina tardiva, mettendo in evidenza come sia importante, nell’applicazione della tecnica della consociazione con alofite, porre attenzione ai tempi di sviluppo delle piante consociate al fine di evitare il manifestarsi di indesiderati fenomeni di competizione nutrizionale. Nel corso del secondo anno, inoltre, è stata effettuata una sperimentazione volta ad indagare gli effetti dell’infezione con una miscela di funghi micorrizici (Glomus mosseae, Glomus coronatum, Glomus intraradices) su piante di Lactuca sativa L. (var.“Meraviglia d’inverno”) sottoposte a diversi livelli di stress salino. I risultati hanno mostrato, a seguito dell’inoculo, blandi aumenti della crescita rispetto al controllo per le piante sottoposte ai livelli più alti di salinità. Nel corso del terzo anno, trascorso presso la School of Biology della University of East Anglia, UK, si sono studiati gli effetti dell’inoculo di una singola specie di fungo micorrizico (G. intraradices) su piante di Ocimum basilicum maximum sottoposte a stress salino, in combinazione con differenti livelli di fertilizzazione. I risultati hanno messo in evidenza gli effetti positivi di entrambi i trattamenti, considerati separatamente, nell’indurre tolleranza allo stress salino, ma quando alta fertilizzazione e inoculo micorrizico venivano applicati congiuntamente l’azione positiva di ognuna delle due tecniche era resa meno evidente dalla contemporanea presenza dell’altra, suggerendo come un’effettiva sinergia non possa essere riscontrata per livelli di salinità non particolarmente critici. Infine si è testato l’effetto dell’applicazione di sali di Silicio su piante di Phaseolus vulgaris, cv. “Navy” sottoposte a stress salino. I risultati hanno mostrato un rilevante abbattimento della concentrazione di Na nei tessuti e del suo trasporto alla parte epigea, associato a un significativo aumento della crescita, senza che peraltro si assistesse a una concomitante riduzione dell’efficienza fotosintetica e degli scambi gassosi. Emerge dall’insieme dei lavori effettuati come l’applicazione di sali di Silicio si sia mostrata la strategia più soddisfacente, e interessanti, ai fini della riduzione dello stress salino, potrebbero essere ricerche riguardanti l’applicazione congiunta di differenti strategie agronomiche.

Different agronomical strategies have been tested in order to compare their efficiency in providing salt stress resistance to horticultural crops. Tomato plants (cv. “Jama” and cv. “Caramba”) have been cropped in consociation with halophytic plants, indicated for their action of uptake of salt ions from the soil. During the first year the effects of consociation of tomato with Salsola soda L., Atriplex hortensis L. and Portulaca oleracea L. have been compared, pointing out Portulaca as the best companion plant, since growth and yield of tomato cropped in consociation with it reached the highest values among the three combinations. In the light of these results, during the second year a new trial was done, comparing the effects of consociation of tomato with Portulaca sown at different periods in relation with transplant. The best tomato yields were obtained for late sowing of Portulaca, showing the risk of nutritional competition between the crop and the companion plant, in cases when the latter’s development overcame the former’s one. During the second year, moreover, an experiment has been run to test the effects of inoculation of a mixture of endomycorrhizal fungi (Glomus mosseae, Glomus coronatum, Glomus intraradices) on Lactuca sativa (cv. “Meraviglia d’Inverno”) under different levels of salt stress, showing mild improvements of growth of the infected plants, compared to the control, at the highest levels of salinity. During the third year (stage at the School of Biology, University of East Anglia, Norwich, UK) the effects of inoculation of a single species of mycorrhizal fungus (G. intraradices) on Ocimum basilicum L., var. maximum have been tested, in association with different levels of fertilization. The results showed how both mycorrhizal infection and high levels of fertilization provided tolerance to salt stress in the plants, but the positive effects of each strategy were made less considerable by the contemporary application of the other, giving reason to think that an actual synergy can be achieved only for high levels of salinity. Finally, a trial was run to test the effects of silicon supply on Phaseolus vulgaris, cv. “Navy” under salinity stress. The results showed a considerable reduction of Na concentration in plant tissues due to silicon application, associated with a significant increase in growth and no significant reduction in stomatal conductance and photosynthetic efficiency, pointing out silicon application as the most satisfactory strategy among the ones tested. From the whole of the researches it comes out how it would be interesting to investigate the effects, in terms of salt stress reduction in horticultural crops, of the combination of different agronomical strategies at different levels of salinity.
Description: 
Dottorato di ricerca in Ortoflorofrutticoltura
URI: http://hdl.handle.net/2067/242
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