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Title: Percorrendo la terra di Tuscia. Pagine di diari di viaggiatori francesi in età Moderna, con traduzioni e osservazioni critiche e filologiche
Authors: Baleani, Maria Cristina
Keywords: Viaggio;Viaggiatori;Libri di viaggio;Travel;Travellers;Travel books;M-STO/03
Issue Date: 25-May-2012
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 24. ciclo
Abstract: 
Questa ricerca si è posta l’obiettivo di raccogliere alcuni scritti di viaggiatori francesi, che nell’arco
di diversi secoli hanno testimoniato con i loro scritti le sensazioni vissute durante la permanenza in
Italia e in particolare ci si è soffermati sui resoconti riguardanti la Tuscia, quella parte del
patrimonio di San Pietro che fu tappa obbligata di chi viaggiava alla volta di Roma.
Il lavoro si articola su due piani. Il primo si rivolge alla letteratura di viaggio e più specificatamente
al viaggio attraverso il territorio della Tuscia, soffermandosi su alcuni aspetti più caratterizzanti il
genere lungo il corso dei secoli. Questa parte è sostanziata, inoltre, dalla presentazione di diari di
viaggio di scrittori che hanno fatto grande la République des Lettres Française come Montaigne e
Montesquieu.
La seconda parte, invece, costituisce una sezione prettamente antologica e prende in considerazione,
specificatamente, i testi di viaggiatori che hanno attraversato la Tuscia fino all’età moderna. Sono
stati scelti autori di non grande fama, ma che si ritiene abbiano ben rappresentato il loro periodo
storico-letterario da un punto di vista sia linguistico sia odeporico. Ognuno è presentato con uno
studio che si articola in più parti: la notizia biografica, laddove è stato possibile reperirla;
l’introduzione all’itinerario; la scansione delle pagine riguardanti la Tuscia nelle edizioni consultate
presso le biblioteche nazionali di Parigi o di Firenze; infine si è lavorato sulla redazione di
osservazioni filologiche e di traduzione perché la lingua sembra aver viaggiato con gli scrittori
prima di codificarsi e con loro si è impregnata di ogni esperienza, compresa quella della letteratura
odeporica.
Le peculiarità linguistiche dispongono di uno spazio maggiore nei viaggiatori del Seicento, infatti i
passi presi in considerazione si sono rivelati esempi molto interessanti per lo sviluppo e la
codificazione della lingua francese e della letteratura di viaggio. Eppure non si è potuto prescindere
dall’introdurre pagine di diari dei secoli precedenti, come termini di paragone, per raffronti di
analogie e differenze, essendo questi modelli di un diverso modo di viaggiare, di scrivere e di
parlare di viaggio. Con lo stesso obiettivo sono stati inseriti alcuni casi di odeporica settecentesca.
Avendo il Settecento già codificato le regole grammaticali e ortografiche più importanti, si è
preferito spostare l’attenzione sulla visione illuminata degli autori, sul loro sguardo rivolto al
paesaggio come agli usi e costumi degli abitanti della Tuscia.

The aim of this research study was to collect some writings of French travellers who, over many
centuries, described their feelings while staying in Italy. In particular, I focused on the accounts
about Tuscia, an area of the Patrimony of St. Peter which was a fundamental stage towards Rome.
The research develops on two levels. On one side, it deals with travel literature, especially the one
relating to the region of Tuscia, underlying the most peculiar aspects of this genre across the
centuries. This part is furthermore enriched with a number of references from the journals by
noticeable writers of the République des Lettres Française, such as Montaigne and Montesquieu.
The following part is a purely anthological section in which I analyze the reports of travellers
passing through Tuscia until the modern age. The authors I chose are not so famous, but they are
representative of the historical and literary period they lived in from both a linguistic and an
odeporic point of view. Each author is introduced by an essay giving biographical information,
when possible, a presentation of the itinerary, the analysis of the passages about Tuscia contained in
the editions kept at the National Libraries in Paris and Florence, a philological apparatus, and an
attempt to translating, just because it seems words travelled together with the writers before
becoming a language, thus imbibing any experiences, including the one of travel literature.
Linguistic peculiarities are more common in sixteenth-century travelers and most of the passages
taken into consideration are interesting evidences of the development and codification of the French
language and of travel literature as well. Though, I could not avoid studying passages from diaries
dating back to the previous two centuries and using them for comparing similarities and differences,
because they are vivid examples of a different way of travelling, writing and writing of travels.
Accordingly, I provided some passages from the seventeenth-century travel literature. As in the
XVII century the most important grammar and spelling rules had already been codified, I decided to
shift my attention on the authors’ illuminated vision, an overall view of the landscape, customs and
traditions of Tuscia.
Description: 
Dottorato di ricerca in Storia e cultura del viaggio e dell'odeporica in età moderna
URI: http://hdl.handle.net/2067/2386
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