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http://hdl.handle.net/2067/1109
Title: | Analisi strutturale e gestione delle faggete dell’Appennino meridionale | Other Titles: | Structural analysis and management of beech forests of southern Apennine | Authors: | Gentile, Francesca | Keywords: | Boschi di faggio;Gestione;Struttura;Indici strutturali;AGR/05 | Issue Date: | 15-Jan-2009 | Publisher: | Università degli studi della Tuscia - Viterbo | Series/Report no.: | Tesi di dottorato di ricerca. 21. ciclo | Abstract: | La presente tesi ha avuto per oggetto l’analisi di alcuni popolamenti puri e misti di faggio in ambiente mediterraneo, con l’obiettivo di identificare le diverse tipologie strutturali e di procedere ad una loro descrizione, anche mediante l’uso di indici sintetici, al fine di individuare forme di gestione sostenibile, in grado di conservare la diversità biologica e strutturale e la complessità dell’ecosistema forestale, mantenendo contemporaneamente i valori storici, culturali, paesaggistici, oltre che economici, che l’uomo ha tradizionalmente attribuito al bosco. Struttura, biodiversità e complessità del sistema sono concetti strettamente collegati. La struttura stessa viene considerata un elemento fondamentale della diversità a livello di popolamento e, pertanto, il suo studio fornisce informazioni importanti sullo stato di salute e sul livello di complessità/semplificazione del bosco, permette di verificare la risposta del popolamento agli interventi passati e consente di formulare indicazioni per la gestione. In quest’ottica sono state individuate quattro aree campione, rappresentative della realtà dei boschi di faggio presenti lungo l’Appennino meridionale, anche in rapporto alla gestione attuata nel passato: - Bosco di Monte Scorda (Aspromonte – Comune di Oppido Mamertina); - Bosco della Ferdinandea (Serre Catanzaresi – Comune di Stilo); - Bosco di Spirito Santo (Sila Grande – Comune di Spezzano Piccolo); - Bosco di Colle Vespa (Sila Piccola – Comune di Petronà). Sono state delimitate aree di saggio (transect), all’interno delle quali, oltre ai tradizionali rilievi selvicolturali e dendro-auxometrici, sono state condotte osservazioni sulla struttura e sulla rinnovazione. L’elaborazione dei dati raccolti ha permesso la caratterizzazione dei vari popolamenti oggetto d’indagine e l’individuazione delle differenti tipologie strutturali presenti. L’analisi è stata condotta non solo mediante osservazioni e descrizioni di tipo qualitativo, ma anche attraverso l’applicazione di indici strutturali sintetici, in grado di descrivere quantitativamente la struttura spaziale dei soprassuoli. L’applicazione di tali indici, ha consentito di descrivere e rappresentare le caratteristiche dei popolamenti e, soprattutto, di effettuare dei confronti tra le diverse situazioni riscontrate. Gli indici presi in considerazione sono quelli del gruppo NBSI, sistema integrato di indici basato sulle interrelazioni tra alberi vicini (Neighbourhood Based Structural Indices), in particolare l’indice UAI o di WINKELMASS (Uniform Angle Index), l’indice SM o di mescolanza specifica, l’indice DBHD o di dominanza diametrica e l’indice DIST o di distanza. Questi indici forniscono informazioni sulla struttura orizzontale, così come l’indice di dispersione di MORISITA, utilizzato per un’ulteriore descrizione del popolamento. Per l’analisi della struttura verticale è stato, infine, applicato l’indice di LATHAM. Le tipologie strutturali individuate sono state: - Faggeta monoplana; - Faggeta pluristratificata; - Fustaia mista faggio-abete pluristratificata; - Ceduo che ha abbondantemente superato il turno consuetudinario. Nella prima parte della tesi, è stato messo in evidenza lo stretto legame che intercorre tra biodiversità, complessità, stabilità e gestione forestale, fissando l’attenzione sull’importanza della struttura come elemento di monitoraggio, come componente della diversità del sistema, come risposta e come presupposto all’intervento selvicolturale. Nella seconda parte è stata sviluppata una descrizione dal punto di vista botanico, ecologico e selvicolturale del faggio e, conseguentemente, una valutazione delle principali tipologie strutturali segnalate per questa specie. La metodologia seguita nell’individuazione delle aree e i rilievi condotti sono stati esposti nella terza parte della tesi, in cui sono dettagliatamente illustrate anche le tipologie strutturali riscontrate. Infine sono stati discussi i risultati ottenuti, alla luce di possibili proposte di gestione forestale sostenibile, specifiche per ciascuna realtà rilevata. This doctorate thesis had as own objective to carry on the analysis of some pure and mixed beech stands in Mediterranean environment, with the aim to individuate and describe several structural typologies, also through the use of synthetic indices, and to develop for them specific sustainable management forms, able to keep the biological and structural diversity and the complexity of the forest ecosystem, maintaining at the same time the historical, cultural, landscape and economic values, that man attributed to the wood. Structure, biodiversity and complexity of the system are closely connected concepts. Structure itself is considered a basic element of the diversity at stand level and, therefore, its study provides important information about the health and the complexity/ simplification level of the wood, permits to check the stand answer to the past interventions and allows to formulate indications for the management. From this viewpoint, four zones, representative of the beech woods along the southern Apennine, have been individuated: - Monte Scorda wood (Aspromonte – Oppido Mamertina); - Ferdinandea wood (Serre Catanzaresi – Stilo); - Spirito Santo wood (Sila Grande – Spezzano Piccolo); - Colle Vespa wood (Sila Piccola – Petronà). Several transects have been bounded. Inside them, traditional sylvicultural and dendroauxometric reliefs, observations on structure and regeneration have been carried out. Then, the collected data have been elaborated in order to characterize the stands and to individuate the structural typologies. The analysis has been conducted with qualitative examinations and descriptions, but also through the synthetic structural indices application, able to quantitatively describe the spatial stand structure. The application of these indices, allowed to easily outline and represent the stands and, above all, to make comparisons among the different examined situations. The applied indices are: - NBSI group (Neighbourhood Based Structural Indices), in particular UAI index (Uniform Angle Index), SM index (Species Mingling), DBHD index (diametric dominance) and DIST index (distance). They are opportune in the analysis of the horizontal structure; - MORISITA dispersion index, that provides information about horizontal structure; - LATHAM index, useful in the vertical structure analysis. Four structural types have been individuated: - Monoplane beech wood; - Multi-layered beech wood; - Multi-layered mixed beech-fir wood; - Beech coppice over the usual rotation. In the first part of the thesis, the close link among biodiversity, complexity, stability and forest management, have been pointed out, considering the importance of the structure as a monitoring element, as a system diversity component, as answer and assumption to the sylvicultural interventions. The second part of the thesis describes botanical, ecological and sylvicultural aspects of the beech and the main structural typologies for this species. In the third part, the used methodologies to individuate the areas, to carry on the reliefs and to apply the structural indices, have been exposed, and the found types have been explained. At last, the obtained results have been discussed, in order to suggest possible and specific proposals of sustainable forest management. |
Description: | Dottorato di ricerca in Ecologia forestale |
URI: | http://hdl.handle.net/2067/1109 |
Appears in Collections: | Archivio delle tesi di dottorato di ricerca |
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