Please use this identifier to cite or link to this item: http://hdl.handle.net/2067/1105
Title: Giancarlo Conestabile della Staffa: un nobile in viaggio tra l'arte e il Risorgimento
Other Titles: Giancarlo Conestabile della Staffa: a noble man travelling between art and Risorgimento
Authors: Stocchi, Francesca Romana
Keywords: Viaggio;Risorgimento;Giancarlo Conestabile della Staffa;Travel;M-STO/03
Issue Date: 5-Feb-2010
Publisher: Università degli studi della Tuscia - Viterbo
Series/Report no.: Tesi di dottorato di ricerca. 22. ciclo
Abstract: 
Il documento attorno al quale è costruita la mia tesi è costituito da un taccuino di viaggio composto da 37 carte autografe raccolte sotto il titolo Viaggio da Roma a Napoli e descrizione dei vari monumenti di questa città e dei suoi punti di vista, di Giancarlo Conestabile (1842). Il taccuino è corredato da 17 carte che l’autore intitola Appunti di un viaggio a Napoli che raccolgono alcune brevi annotazioni relative al soggiorno nella città campana, il secondo taccuino al quale faccio riferimento in modo più marginale nel mio lavoro, è composto da 30 carte autografe ed è denominato Viaggio in Umbria Marche e Romagna (1844) di Giancarlo Conestabile della Staffa.
Le carte fanno parte del manoscritto 2390 costituito da quadernetti e taccuini tutti redatti dal nobile perugino e appartenenti all’interessantissimo «Fondo Conestabile della Staffa» che è conservato
nella biblioteca Augusta di Perugia, una parte della documentazione originaria è stata acquisita
dall’Archivio dell’Università degli Studi di Perugia e dall’Archivio di Stato della città. Giancarlo Conestabile della Staffa (1824-1877), noto agli studiosi di Archeologia, è un personaggio ben inserito nel mondo culturale europeo di studiosi di arte antiquaria, viaggia moltissimo sia in Italia
che all’estero, viaggia per piacere e per studio. A Napoli arriva per la prima volta nel 1842 a
diciotto anni desideroso di conoscere le bellezze artistiche della città, e affascinato dalla prospettiva animata e vivace che offre la città partenopea.
La tesi è strutturata in 5 capitoli, racconta il viaggio del giovane perugino contestualizzandolo nel momento storico particolare nel quale avviene, gli anni Quaranta nell’Italia del Risorgimento nello Stato pontificio e nel Regno borbonico e lo confronta con l’esperienza di altri viaggiatori che si spostano in Italia a partire dal XVII secolo. Nel mio lavoro ho voluto cogliere le diverse prospettive
dalle quali i viaggiatori leggono i luoghi che attraversano, e come gli stessi luoghi si configurino sempre in una realtà nuova e mutevole.
I capitolo: presenta documenti, tra i quali alcuni inediti, di viaggiatori che si spostano da e per Roma viaggiando lungo la via Francigena, nel XVII e nel XVIII secolo, si tratta di viaggiatori italiani, ma anche stranieri:
- religiosi
-nobili in viaggio da soli o accompagnati dai familiari.
-viaggiatori inglesi, tutori, collezionisti d’arte, uomini per i quali il viaggio è ormai Gran Tour.
La Società Geografica Italiana, il Fondo Caetani, l’Archivio Doria Pamphili, l’Angelica, l’Archivio
di Stato di Roma, la Corsiniana, l’Archivio delle cerimonie del Vaticano, la biblioteca presso il
santuario di Montevergine, sono le biblioteche in cui ho lavorato per le ricerche sui viaggiatori del XVIII secolo, religiosi, nobili, ma anche scienziati ed esploratori.
II capitolo: presenta il Fondo Conestabile della Staffa, le segnature dei manoscritti, si tratta di
cento opere che trattano delle esperienze artistiche e culturali delle civiltà antiche e studi sulle antichità italiche, molti documenti sono relativi a ritrovamenti e reperti, altri sono appunti di lezioni;
- i documenti oggetto della mia tesi, un quadernetto rigato a matita composto quando, dopo un soggiorno di cinque mesi a Roma, decide di andare a Napoli, e un libretto relativo a un viaggio in Umbria, Marche e Romagna del 1844;
- l’autore Giancarlo Conestabile della Staffa, la vita, gli studi e le sue relazioni con l’ambiente
politico e culturale del periodo in cui vive;
- la tipologia del viaggio e del viaggiatore con un’analisi delle motivazioni del viaggio in linea con le inclinazioni personali del Conestabile.
In questo capitolo ho raccolto alcune testimonianze di viaggiatori dell’Ottocento evidenziando la molteplicità del vissuto che si offre all’occhio del lettore e confrontandole con l’esperienza del Conestabile, e ho inserito una mappatura di viaggiatori italiani e stranieri che hanno affinità con il Conestabile per i luoghi che attraversano e per i fatti storici che li coinvolgono.
III capitolo: analisi del manoscritto, descrizione del viaggio a Napoli in tre paragrafi, il primo riguarda il viaggio nello Stato pontificio, con la descrizione della strada, delle stazioni di posta
seguendo l’occhio del viaggiatore e evidenziando il suo punto di vista, quello di un diciottenne colto entusiasta della sua nuova esperienza, il secondo paragrafo descrive il viaggio nel Regno borbonico fino alla strada della Dogana Vecchia a Capodichino. Il terzo paragrafo è quello dell’arrivo a Napoli in cui si esprime la percezione che della capitale borbonica ha il giovane viaggiatore, il quarto e
ultimo paragrafo è riservato all’immagine del territorio e della città, come appare agli occhi del giovane, confrontando la sua esperienza con quella di altri viaggiatori di allora, sottolineando che lo scritto assicura una abilitazione a esercitare il proprio magistero, quello di studioso dell’arte in
una dimensione in cui il viaggio è inteso come conoscenza.
IV capitolo: si tratta di un commento del manoscritto nel contesto critico della letteratura di viaggio
e dell’importanza della sua scrittura, e di una presentazione breve di altri due scritti autografi
relativi a due viaggi in Umbria.
V capitolo: è una mappatura delle scritture di viaggio conservate negli istituti di ricerca consultati.
In appendice è inserita la trascrizione del manoscritto.

My thesis consists in the analysis of a travel notebook made of 37 autograph sheets of papers
collected under the title da Roma a Napoli e descrizione dei vari monumenti di questa città e dei suoi punti di vista, di Giancarlo Conestabile(1842). The notebook includes 17 papers which the author entitled Appunti di un viaggio a Napoli and which are short comments on his stay in Naples. The other notebook I refer to in my essay, even though more slightly, is made of 30 autograph sheets and is called Viaggio in Umbria Marche e Romagna (1844) di Giancarlo Conestabile della Staffa.
All the papers are contained in the manuscript 2435 which is formed by quadernetti e taccuini all
written by the Perugian nobleman and belonging to the extremely interesting «Fondo Conestabile
della Staffa», which is preserved in the Augusta Library in Perugia. A part of the original
documentation was acquired by the Archivio dell’Università degli Studi in Perugia and the Archivio di Stato in the same city.
Giancarlo Conestabile della Staffa, famous among the scholars of Archeology is a well.known man
in the cultural European milieu of scholars of antique, he travels widely in Italy as well as abroad, both for study and for pleasure.
He arrives in Naples for the first time in 1842, he is 18, longing to see the artistic beauty of the city and fascinated by the lively and vivacious perspective which it can offer.
The essay is made up of 5 chapters and deals with the journey of the young Perugian and
contextualizes it in the special historical background in which it takes place: in the 40s of the Risorgimento in the Papal State and the Bourbon Kingdom. It also compares this journey with the ones of other travellers in Italy since the 17th century.
In my essay I mean to get the different points of view from which the different travellers look at the places they visit and how the places themselves always look like a different and changing reality.
Chapter I: it is on documents, some unpublished, written by travellers from and to Rome, along the
Via Francigena; these travellers are Italian but also from abroad:
- churchmen
- noblemen travelling by themselves or with their families
- English travellers, tutors, collectors of art, all men on their Grand Tour
The Società Geografica Italiana, the Fondo Caetani, the Doria Pamphili Archive, the Angelica
Library, the Archivio di Stato of Rome, the Corsiniana Library, the Archivio delle Cerimonie del Vaticano, the library at the Montevergine Sanctuary are the libraries where I collected the
information about the travellers of the 18th century: they were churchmen, noblemen but also
scientists and explorers.
Chapter II: its contents are
- the Fondo Conestabile della Staffa and the shelf-marks of the manuscripts. They are 100
works about the cultural and artistic experiences of ancient civilizations, and studies on Italic
antiquities. Many documents are about discoveries and finds, others are notes of lessons;
- the documents object of my thesis: a small notebook written when he decided to move to
Naples after spending five months in Rome, an another booklet concerning a journey to
Umbria, Marche and Romagna in 1844;
- their author, Giancarlo Conestabile della Staffa, his life, his studies and his relationship with the political and cultural environment of his time;
- the nature of the journey and of the traveller together with the analysis of the reasons why he
travelled;
In this chapter I have collected some records of travellers of the 19th century, stressing the variety of the experiences and comparing them with the one lived by Conestabile; I have also inserted a list of Italian and foreign travellers who share some affinity with Conestabile about the places they visit and the historical events which involve them;
Chapter III: it is about the analysis of the manuscript. The description of the journey in 4
paragraphs.
- The first one concerns the journey to the Papal State and includes the description of the route,
of the staging posts from the point of view of the traveller: a learned 18 year old young man
enthusiastic about his new experience. The second paragraph describes the journey to the
Bourbon Kingdom until the Dogana Vecchia Road at Capodichino. The third one is on
Conestabile’s arrival in Naples and his perception of the city. The fourth and last paragraph is dedicated to the impression the young man has of the city and its territory. Here the young man is aware that this experience “assicura una abilitazione a esercitare il proprio magistero, quello di studioso dell’arte”, equating travel with knowledge;
Chapter IV: It is a comment on the manuscript set in the critical context of the travel literature
and on its importance; it also contains the presentation of two other autograph texts about a
journey to Umbria.
Chapter V: it contains a list of the travel texts preserved in the cultural institutes I
visited for my research.
The manuscript has been inserted as addendum.
Description: 
Dottorato di ricerca in Storia e cultura del viaggio e dell'odeporica nell'età moderna
URI: http://hdl.handle.net/2067/1105
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