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http://hdl.handle.net/2067/1064
Title: | Biological studies aimed at the re-introduction of endangered forest species of the Azores archipelago | Other Titles: | Studi biologici finalizzati alla re-introduzione di specie forestali minacciate endemiche dell'arcipelago delle Azzorre | Authors: | Gomes Caetano Ferreira, Raquel | Keywords: | Macaronesian flora;Azores archipelago;Endemic species;Endangered species;Genetic diversity;Conservation;Flora macaronesica;Arcipelago delle Azzorre;Specie endemiche;Specie minacciate;Diversità genetica;Conservazione;AGR/05 | Issue Date: | 23-Feb-2010 | Publisher: | Università degli studi della Tuscia - Viterbo | Series/Report no.: | Tesi di dottorato di ricerca. 22. ciclo | Abstract: | A particular flora, the Macaronesian flora, enclosing Tertiary relict elements, characterizes Azores archipelago. Thus, the archipelago provides an excellent field test for research activities aimed at developing conservation strategies for endangered species. This is the case for two forest species, an endemic Picconia azorica (Tutin) Knobl. and yew (Taxus baccata L.), formerly widely distributed in the Archipelago, that was recently classified has “probably extinct”. In this study, the urgency to promote Picconia azorica conservation programs addressed (a) insights into the biotaxonomy of the species (including an evaluation of its origin and relationships with the only congeneric species of P. azorica: P. excelsa from the Canary and Madeira islands), and (b) the evaluation of the species genetic diversity. Plastid DNA sequence analysis and molecular markers (RFLP and SSR) were used for this purpose. Phylogenetic data suggest monophyly of Picconia and support a late Miocene divergence of the two species. Three polymorphic cpSSR loci allowed the identification of five different haplotypes in P. azorica. Uniqueness and relictuality of lineages are presented and discussed. P. azorica intra-specific diversity patterns revealed low genetic diversity and a weak genetic structure. The species survival is at risk, and it is suggested management practices focusing on ex situ and in situ conservation units based on genetic data. Additionally, a wood characterization of the species was conducted as well as biological studies. Taxus baccata occurrence in Azores was documented and provides its first characterisation, by means of morphometric and genetic analyses. Although the population entity is critically low, it shows some extremely relevant peculiarities for the species’ biodiversity and its phylogeographical implications. All the surveyed yew individuals were found in Pico Island and present leaves smaller than all other Taxus baccata described in literature; in addition, Azores provenance has a higher stomata density and displays higher number of stomata rows. These features are all “primitive”, according to suggested morphological evolutionary trends. In line with this assumption, the phylogeographical investigation accomplished through the sequence analysis of the chloroplast trnS-trnQ intergenic spacer demonstrates that the Azorean provenance represents a different evolutionary line within Taxus, suggesting more direct derivation from yew ancestors within those examined from Mediterranean and European regions. The individuals found in Pico Island may be the last survivors of an extremely ancient lineage, preserved in Azorean archipelago along with Macaronesian flora. Extremely urgent conservation actions focusing on site protection and ex situ (namely, clonal propagation which was tested) reproduction strategies are suggested to save this lineage from a short-time extinction. L’arcipelago delle Azzorre ospita un particolare tipo di flora, la flora della Macaronesia, che raggruppa una vasta serie di elementi relitti risalenti al Terziario attualmente sotto minaccia di estinzione. L’arcipelago rappresenta pertanto un eccellente campo di studi mirati allo dinamiche evolutive di tali specie ed allo sviluppo di strategie di conservazione. Questo è proprio il caso delle due specie scelte in questo lavoro, una endemica dell’arcipelago attualmente definita “Critically Endangered”, Picconia azorica (Tutin) Knobl. (Oleaceae) e l’altra, Taxus baccata L. (Taxaceae), recentemente classificata come ”probabilmente estinta”. Nel presente studio, per l’urgenza di promuovere i programmi di conservazione della Picconia azorica, sono stati trattati: (a) la biotassonomia dettagliata della specie (inerente le ipotesi di origine e le relazioni filogenetiche con l’unica altra specie congenerica di P.azorica: P. Excelsa, endemica delle isole Canarie e dalll’arcipelago di Madeira); (b) la valutazione della diversità genetica intra-specifica di P.azorica. I metodi usati per questo scopo sono stati l’analisi delle sequenza del DNA plastidiale e l’analisi con i marcatori molecolari (PCR-RFLP e SSR). I dati filogenetici suggeriscono la monofilia del genere Picconia e sostengono la divergenza del genere Picconia dalle altre Oleaceae nel tardo Miocene. Tre marcatori cpSSR polimorfici hanno permesso l’identificazione dei cinque aplotipi diversi della P.azorica. La specificità e la relittualità delle discendenze di P. azorica vengono presentati e discussi. I profili di diversità intra-specifica della P. azorica dimostrano una debole struttura genetica. La sopravivenza della specie è a rischio e viene suggerita una gestione dei popolamenti concentrata sulla conservazione ex situ ed in situ, basata sui dati genetici ottenuti. Inoltre, sono stati effettuati la caratterizzazione del legno della specie e diversi studi biologici volti ad aumentare le scarse conoscenze disponibili su questa specie. Nonostante la specie venga ritenuta attualmente estinta, la presenza di Taxus baccata nelle Azzorre è stata documentata e ne ha permesso la prima caratterizzazione per mezzo di analisi morfometriche e genetiche. Gli individui ritrovati sono molto pochi ma hanno dimostrato delle peculiarità estremamente relevanti per la biodiversità della specie e per le sue implicazioni filogeografiche. Tutti gli individui analizzati sono stati trovati nell’isola di Pico e mostrano caratteri micromorfologici fogliari diversi, e probabilmente “primitivi”, rispetto a quanto riportato in letteratura. Questa assunzione è stata confermata dallo studio genetico effettuato, per mezzo dell’analisi della sequenza di un frammento genico plastidiale, che ha dimostrato che gli individui dalle Azzorre rappresentano una linea evolutiva diversa entro il genere Taxus, suggerendo la derivazione più diretta dai progenitori rispetto alle altre provenienze analizzate (appartenenti alle regioni Mediterranee e nord-Europee). Gli individui trovati nell’isola di Pico potrebbero essere gli ultimi discedenti sopravissuti di progenitori estremamente antichi, preservati nell’arcipelago di Azzorre insieme con la flora Macaronesiana. Anche in questo caso, viene suggerita un’attività di conservazione urgente, focalizzata sulla protezione in situ ed ex situ (in particolare, mediante propagazione clonale analizzata durante lo studio presente) per la salvaguardia di questa rara e preziosa discendenza. |
Description: | Dottorato di ricerca in Scienze e tecnologie per la gestione forestale e ambientale |
URI: | http://hdl.handle.net/2067/1064 |
Appears in Collections: | Archivio delle tesi di dottorato di ricerca |
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